Recensione a cura di Stefania Ghelfi Tani
Questo autore non si smentisce mai; sa scrivere, sa incuriosire, sa affascinare e tenere il lettore incollato alle pagine. La sua grande abilità sta nell’essere una penna estremamente scorrevole, tale da poter coinvolgere un vastissimo pubblico.
Ci sono due Musso: il primo con i suoi romanzi fantastici/fantascientifici rosa, dove il tempo gioca un ruolo fondamentale, e un secondo Musso che ci offre thriller perfettamente confezionati.
Questo romanzo si pone al confine tra i due, è un trait d’union che combina sapientemente i due generi.
In Aspettando domani una complicata amalgama di distorsione temporale, spie russe e gruppi sanguigni rari generano un intreccio fluido e senza sbavature. La trama ha uno sviluppo circolare, l’incipit è ripreso nel finale e molto interessanti – fanno riflettere – sono le citazioni all’inizio di ogni capitolo.
Emma, Matthew, Katie e un computer sono gli attori che l’autore dirige su un palcoscenico dove ogni cosa non è come sembra, in una partita a scacchi tra spazio e tempo.
Molti i complessi ingredienti che si intersecano senza difficoltà. Ben definito anche il risvolto psicologico dei personaggi.
Vi pongo tre domande: come cambierebbe il modo di percepire presente, passato e futuro se veniste a conoscenza che molto della vostra esistenza pone le fondamenta su una menzogna, una pantomima?
Quando la norma della vostra vita è navigare in una burrasca e lo fate bene, siete in grado di accettare, di fare vostro un percorso verso la felicità? O ne avete troppa paura perché è un elemento che non conoscete e temete di non saperlo gestire e di non meritarlo?
Cosa siete disposti a fare per amore? C’è e qual è il limite oltre il quale non ci si può spingere?
Come avrete intuito ogni personaggio porta con sé un vissuto complesso e Guillaume Musso è molto bravo nell’invitare – sottovoce – il lettore a leggere nella psiche dei protagonisti ma anche dentro se stesso.
Una storia che in parte si rifà al tema dello sliding doors e che mi ha ricordato, per alcuni aspetti, il film “La casa sul lago del tempo” di Alejandro Agresti con Sandra Bullock e Keanu Reeves. Magari dopo aver letto il romanzo – se vi è piaciuto – guardatevi la pellicola.
Unica lieve differenza rispetto alle altre sue opere è il finale prevedibile… ma possiamo perdonarglielo.
Consigliato!