1795
Tycho Ceton è un uomo braccato – dagli uomini e dalle conseguenze dei suoi crimini. Ha visto ciò che i suoi nemici sono capaci di fare e adesso per sopravvivere è disposto a tutto. Intanto, la famiglia reale è decisa a soffocare per sempre la ribellione che la minaccia. Si dice che esista una lista dei cospiratori e che a possederla sia Anna Stina Knapp. Emil Winge vuole fermare Ceton e Cardell è deciso a salvare Anna Stina. Ancora una volta stringono un patto, ancora una volta, l’ultima, dovranno lavorare insieme, districandosi con scaltrezza tra vicoli fetidi e palazzi lussuosi e corrotti, all’interno di trame piú vaste di loro. Un ultimo grande affresco, un ultimo grande thriller per concludere una trilogia i cui protagonisti sono Stoccolma e il suo passato tanto quanto i personaggi che i lettori hanno imparato ad amare, e temere.
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Lo scrittore Niklas Natt Och Dag, nato il 3 ottobre 1972, è il discendente della più antica famiglia aristocratica svedese, da tempo decaduta. Vive a Stoccolma con la moglie e figli. Nel 2019 ha pubblicato 1793, il suo esordio e primo libro della trilogia, nel 2020 esce 1794, e nel 2022 il terzo e conclusivo volume 1975.

In un’intervista l’autore ringrazia Mickel, Cecil, Emil e Anna Stina, i protagonisti della trilogia e suoi amici immaginari. L’autore li ha fatti vivere in un mondo complesso e lontano, ma li ha resi reali e parte del suo quotidiano.

Personalmente mi sono avvicinata a questo romanzo senza aver letto i precedenti, non è stato facile, quindi ne consiglio la lettura partendo dal primo.

Già dalle prime pagine il lettore viene trasportato nella Stoccolma di fine Settecento, si ritrova a passeggiare in vicoli poco raccomandabili, sente i rintocchi delle campane nelle notti autunnali e viene avvolto da odori spiacevoli. Dobbiamo immaginare una città diversa da quella attuale, personalmente ho potuto visitarla alcuni anni fa, ed è bellissima, ordinata e scintillante. Per  calarmi nell’atmosfera descritta dall’autore ho dovuto abbandonare i ricordi della mia visita.

Siamo in una Stoccolma più buia, illuminata solo dalle candele, il futuro è incerto, le condizioni di vita della popolazione sono davvero drammatiche, la sopravvivenza è appesa a un filo. Gustavo III  re dal 1771, con il colpo di stato pose fine alla cosiddetta “era della libertà” e ristabilì l’assolutismo regio. Dopo la vittoria navale dello Svensksund, concluse con la Russia un’alleanza molto favorevole per il Paese. Attuò diverse riforme, ma l’opposizione dei nobili era forte, e fu proprio a causa di questi contrasti che cadde vittima di un attentato, proprio mentre progettava una campagna contro la Francia rivoluzionaria, appoggiando la monarchia. Si apre un periodo di reggenza del duca Carlo, fino alla maggiore età di Gustavo IV (figlio di Gustavo III). Ma non è la storia dei nobili che tocchiamo con mano in questa trilogia. Sono piuttosto le voci di una classe medio-bassa che ci arrivano nitide. Incontriamo la società segreta degli Eumenidi, che rinnega Tycho Ceton, un personaggio molto negativo, lascivo e crudele. Un tempo proprietario di schiavi nelle Indie Occidentali, nasconde i suoi delitti occupandosi di un orfanotrofio. Egli è mandante di diversi omicidi, qui lo ritroviamo indigente, ma sempre pericoloso. Gli fa da contraltare Jean Michael Cardell, detto Mickel, artigliere, ha perso il braccio sinistro in battaglia, in questo libro è schiacciato dal senso di colpa per aver causato involontariamente un incendio nel quale sono morti i gemelli di Anna Stina Knapp. La donna è devastata dal dolore e cade in uno stato catatonico.  Tutti la cercano in quanto è in possesso di una lettera con i nomi di chi ha giurato fedeltà ad Armfelt contro la Reggenza. 

Altri protagonisti fondamentali sono i fratelli Winge, Cecil di professione avvocato, perde la vita nel libro precedente lasciando al fratello minore Emil il compito ingrato di seguirne le orme, con esiti deludenti. Il poverino soffre di tremende allucinazioni.

L’ultima della carrellata è Lisa La Solitaria, giovane vagabonda, che si dimostrerà un supporto emotivo per Anna. In realtà nella storia incontriamo altri sfortunati, che interagiscono con gli attori principali, un vero romanzo corale, dove ognuno ci racconta di sé, trovando uno spazio per entrare nella trama.

Consiglio la lettura di questa complessa e affascinante trilogia a quanti amano i romanzi storici con molti intrecci vista l’abbondanza di personaggi. Lo scrittore ha impiegato diversi anni per ultimare questo imponente lavoro e ci ha donato uno spaccato davvero notevole della vita nella Città tra i Ponti, le loro voci pur così lontane dal nostro presente ci regalano parole ed emozioni che sono vere e valide ancora adesso.

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