Dunkirk – Christopher Nolan
A cura di Alessandro Noseda
Nolan è un coraggioso: tornare a parlare della seconda guerra mondiale a oltre settant’anni di distanza e con migliaia di film sull’argomento è assai difficile e rischioso. Semplice cadere in noiose ripetizioni, in involontarie scopiazzature, in scontate esaltazioni di eroici atti di coraggio, nella santificazione degli alleati e nella condanna senza appello degli invasori.
Riesce invece – stupendo lo spettatore – a raccontare in 106 minuti le vicende dei disperati che vogliono solo tornare a casa, intrappolati in un inferno tra mare e sabbia, raffiche di proiettili, bombe e siluri, navi che affondano e duelli aerei a due passi dalle patrie scogliere.
La vera vittoria in guerra è sopravvivere, quella di Nolan è trovare un’ennesima chiave di lettura dell’argomento più narrato della storia del cinema. Geniale, infine, l’artifizio temporale delle tre dimensioni di terra, mare e cielo che si ricompone in un unicum nella narrazione senza dialoghi della pellicola.
Da vedere!
Noi siamo tutto – Stella Meghie
A cura di Giulia Noseda
Piccoli attimi di dolcezza, qualche brivido, frequenti sorrisi.
È questo che “Noi siamo tutto” di Stella Meghie fa provare allo spettatore, lentamente, senza rivelare particolari inutili.
Storia inaspettata che sorprende verso l’epilogo, distinguendosi dai classici film drammatici e dal finale negativo usciti ultimamente.
Una trama che cerca di andare oltre la storia d’amore di due adolescenti e che vuole, piuttosto, arrivare al cuore delle persone perché siamo i momenti che viviamo, gli incontri che facciamo, i ricordi più vividi che abbiamo. Ma cosa fare se per diciotto anni non hai avuto nulla di tutto ciò?
Questa la domanda alla quale Nicola Yoon, autore del romanzo da cui è stato tratto il film, cerca di rispondere.
Altri punti di forza sono sicuramente colori e riprese curati nei minimi dettagli.
Una visione che consiglio a quelli che, come me, amano i romanzi rosa, ma anche a intrepidi che volessero scoprire un nuovo genere.