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Il cappotto
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Film (1952) di Alberto Lattuada. Con Antonella Lualdi, Yvonne Sanson, Renato Rascel, Giulio Stival, Leda Gloria, Mimmo Poli.

La tragica e accorata storia di Akakij Akakievic attirò l’attenzione di Alberto Lattuada che nel 1937 ne fece un film, avvalendosi della sceneggiatura di Cesare Zavattini. La pellicola da poco restaurata dal museo del cinema di Torino è visionabile e merita di assistere alla sua proiezione.

Il film del 1952 tratto dall’omonimo racconto di Gogol venne girato a Pavia e narra la storia di Carmine De Carmine, un povero impiegato comunale.

Lattuada ebbe la fortunata intuizione di scegliere come interprete Renato Rascel che proveniva dal mondo della rivista e che si cimentò per la prima, se non unica volta, in un ruolo drammatico. L’ attore non tradì le aspettative di Lattuada rivestendo i panni del povero impiegato con una coinvolgente intensità che emozionò’ gli spettatori. Il film valse a Lattuada il nastro d’argento. Il povero travet è deriso e bistrattato da colleghi e superiori. A questo atteggiamento contribuisce il suo aspetto misero e trasandato. Indossa infatti una logora palandrana lisa e rattoppata che implora pietà. Questo lo costringe alla fine a sostituirla con un cappotto nuovo con collo di gatto ad imitazione della preziosa tortora per il cui pagamento si sottoporrà ad ogni sorta di sacrificio anche saltando i pasti. È la glorificazione dell’abito che fa il monaco, perché, da quel momento De Carmine viene rispettato e riverito da colleghi e superiori e per lui si dischiudono i saloni dell’alta società. Il suo ritorno alla realtà sarà tragico.  Dei malviventi lo depredano del prezioso cappotto. Il povero Carmine chiede inutilmente giustizia alle autorità di pubblica sicurezza perché trovino i furfanti, rivolgendosi financo al “Personaggio Importante” il commissario. Nessuno si occuperà del suo problema e il povero Carmine è costretto a rivestire la misera palandrana che non lo ripara dal freddo che avvolge la città. Dispiacere e gelo lo fanno ammalare e morire. Da quel momento un fantasmatico personaggio si aggira di notte per le vie della città disturbando le persone per appropriarsi del loro cappotto, fino ad imbattersi “nell’importante Personaggio ” sottraendogli il cappotto e facendolo fuggire terrorizzato. Da quella notte l’ectoplasmatico figuro sparisce. La sua vendetta ha trovato alfine soddisfazione.

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