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I Riceracconti di Marilù

I riceracconti di Marilù
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“Pàvana è un ricordo lasciata tra i castagni dell’Appennino” mentre Panama è un sogno, un paradiso  soprattutto… fiscale.
Dalla montagna pistoiese, d’accento emiliano, terra di socialismo antico al canale che unisce i due oceani americani, terra del socialismo “del commercialista”.
Potrebbe essere la storia di un viaggio ma invece è cronaca dei giorni nostri, l’ennesimo scandalo , stavolta mondiale, di evasioni non poetiche e sognanti ma fiscali.  800, forse 1.000, forse di più sono gli italiani accreditati di essere titolari di società di comodo off-shore.
Tutti accomunati , pare, dall’esotismo di un’avventura nei caraibi  o più prosaicamente dal desiderio di occultare ricchezze al fisco. Poi vai a leggere la lista , capi di stato di superpotenze mondiali e … soubrette italiche. Soubrette??? Si , e anche attori comici e manager pensionandi con grande cotonatura grigia di capelli. E poi , infine, anonimi personaggi della provincia emiliana che scopriamo amministratori improvvidi di società al sole di Panama.

Noi italiani, anche in questo ci ritroviamo diversi, come sempre provinciali. Che bello sarebbe stato ritrovare in lista un segretario di partito o un ministro, almeno si sarebbe giustificato il polverone, invece no, la D’urso! Che figura!!  In Inghilterra ne parla il Times in Italia Novella2000…
Meno male che ci ha pensato subito la Guidi a recuperare : il ministro con … tutto il ministero.  Stavolta , che bello, è la ministra donna imbrogliata dal Bel Ami e non la solita storia di ottuagenari intortati dalla Velina di turno. Come si dice? L’Italia cambia verso…
Quindi, tornando per un attimo a Pàvana quale metafora, il provincialismo italico si dimostra nuovamente tale, non ci facciamo mancare nulla ma apprezziamo di più il nostro cortile, la nostra piccola miseria anche nelle malefatte.
Siamo solitamente esterofili , americani quando ci piace altrimenti europei. Orientali quando vogliamo essere mistici ma i nostri panni ci piace lavarli in casa. Che ci possiamo fare , siamo fatti così.
Già Leopardi diceva che “Gl’italiani hanno piuttosto usanze e abitudini che costumi” e aggiungeva che queste usanze sono per lo più “provinciali” . A me va bene così, contrario al provincialismo era Marinetti e tutto il Futurismo ed altri intellettuali Modernisti; concetti ed idee lontane da me.
Provincia e tradizione. La caramella Rossana nel cestino della zia Fedra è da sempre preferita al marshmallow.  Elegantissime caramelle in un involucro rosso , croccante caramello che racchiude una crema di mandorla e nocciola. Nelle vecchie madie non mancavano mai. E la severa zia Fedra, che viaggiava in auto con la destra salda sul maniglio sopra il finestrino e il fazzoletto sui capelli, era l’unica offerta che ti concedeva.
Per i più piccini, visto che giriamo attorno a Pàvana, rimando la citazione , non è invenzione ma è tratta da una canzone di Guccini, Amerigo, molto bella e dura come al solito. Racconta di fatica, sogni e ricordi , della provincia e del mito americano.
Sabato sera ho avuto ospiti, non una festa ma una sera attesa dura; una sera ad arginare un pensiero che rimaneva sempre presente. Alcune situazioni della vita sono innaturali , altre contro natura. Sabato sera era contro natura.
Sabato prossimo avrò di nuovo gli stessi ospiti, di nuovo non sarà facile e di nuovo non sarà una festa. Ma, per stemperare vi dirò che  ho preparato uno splendido Curry Rice molto Nippon. E questo alla faccia del provincialissimo brasato.
Un pomeriggio di preparazione e mangiato almeno post dies.
Non è difficile, per nulla, anche se la preparazione di questo piatto popolare giapponese è un po’  lunga. È necessario  acquistare le buste   o le tavolette ( il Roux) di preparato che trovate nelle drogherie migliori o nei negozi orientali. Voi lo sapete già, io ho un pusher preferenziale , il mio cugino Masato che me le ha procurate , fantastiche, di ritorno da casa sua in Giappone. Non temete , anche in Giappone utilizzano questi preparati per la salsa, ne esistono di marche diverse e differenti per grado di piccantezza.
Lo troverete sia in polvere in busta che in tavolette gelatinose da sciogliere o dadi secchi, come per i nostri dadi da brodo. Quindi leggete le modalità di utilizzo particolari per quello che acquisterete ed adattatele nella vostra preparazione.
Io ho utilizzato 2 buste in polvere ed ho seguito le indicazioni ( tradotte) di Masato.
Il risultato finale non è più esaltante alla vista di uno spezzatino da baita di montagna con il riso bianco che sostituisce la polenta, è buonissimo e la cucina profumerà d’oriente.
Curry Rice o Karē Raisu
 
Per 6/8 persone
. 1kg di spezzatino di manzo tagliato in pezzi non grandi
. 4 cipolle rosse grandi, 4 carote medie,
. Il Roux in busta, polvere o tavoletta che sia in quantità adeguata per il kg di carne
. Una confezione di riso Basmati
. Olio d’oliva extra, vino bianco,
preparazione :

 

  • Cipolle fini a rosolare nel grande tegame ( usa una grande pentola a pressione), secondo step unisci le carote anch’esse a piccoli pezzi ed infine la carne. Quando ha preso colore sfuma un bicchiere di vino.
  • Asciugato il vino copri a filo con acqua ( 1,5L) e fai andare mezzora dalla bollitura schiumando regolarmente.
  • Spegnere il fuoco, aggiungere le buste e mescolare bene.
  • Riprendere un fuoco basso e lasciar andare almeno un paio d’ore mescolando di tanto in tanto affinché non attacchi.
  • Freddalo che si riscalda domani prima di cena.
  • A bollire il riso che prenderà l’altra metà del piatto ma questo poco prima di servirlo.

 

Il problema ora sarà bere adeguatamente, proviamo una Santa Maddalena/Magdalener di Tramin, la cantina ottocentesca fondata dal parroco di Termeno ( Bz) , non troppo impegnativo nel prezzo ( senza fatica si trova sotto i 10€). Sarebbe stato bello recensirvi una bottiglia di questa zona di confine tra Toscana ed Emilia in cui si trova il borgo di Pàvana, a 5 minuti da Porretta Terme. Qui il territorio si rivolge alla Toscana con dei Chianti o alla Collina Bolognese dove , in ambito di rossi, oltre al Sangiovese compare una Barbera che Floriano Cinti ( Sasso Marconi) produce ferma e frizzante. La loro qualità è un multiplo del prezzo.
A presto, sempre Vostra,
Marilù

 

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