Per la rubrica...

Stasera al cinema

Finché notte non ci separi
Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere nei commenti….

Regia: Riccardo Antonaroli

Interpreti: Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano,

Valeria Bilello, Claudio Colica, Francesco Pannofino,

Lucia Ocone, Armando De Razza, Neva Leoni,

Giorgio Tirabassi, Grazia Schivano

Lingua originale: Italiano

Anno: 2024

Paese: Italia

Genere: Commedia

Casa di Produzione: Rodeo Drive, Life Cinema, Rai Cinema con il contributo del Ministero della cultura

Distribuzione italiana: 01 Distribution  

Durata: 96 minuti

 

 

 

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, così ci hanno insegnato; perché si sa, a volte è meglio tenere aperto un occhio in più.

Ma se il sospetto riguardasse il proprio partner?

Da questo presupposto si sviluppa la commedia “Finché notte non ci separi”, esordio alla regia per Riccardo Antonaroli.

 

Trama del film

Due giovani si sposano e tornano nella camera d’albergo dopo i festeggiamenti con amici e parenti. Ma mentre si rivoltano nel letto, giocosi e un po’ ebbri, qualcosa interviene a spezzare l’incanto: Eleonora, la sposa, trova un biglietto che Valerio, lo sposo, ha ricevuto dalla sua storica ex.

Sulle prime, il contenuto del biglietto non sembra compromettente, ma lo spirito vivace di Eleonora si infiamma, e non potendo contattare per telefono l’ex del fresco marito, decide di uscire fuori a cercarla.

Ha così inizio il viaggio dei novelli sposi in una Roma notturna e sempre affascinante, ma anche vaga e dispersiva. Le sue strade tentacolari e i bizzarri personaggi porteranno i due sposini a sospettare l’uno dell’altra, e a separarsi per cercare di capire cosa vogliono davvero.

 

***

 

Recensione a cura di Diego Colaiori

Il ritmo del film vaga, a tratti vacilla, ma innesca sin dall’incipit quel pizzico di oscura curiosità che riesce ad agganciare e a tenere lo spettatore. Buona la fotografia; alcune scene convincono per l’estetica: la protagonista in abito da sposa che passeggia tra i cunicoli bui della città, il bianco della “purezza” che spicca sui muri sporchi e impiastricciati dei sobborghi.

Certo divertono alcuni personaggi, comici, con una pennellata di grottesco, come il tassista romano (ma juventino), interpretato da Francesco Pannofino, e Valerio, bizzarro cineasta esordiente – nonché ex di Eleonora – interpretato dal simpatico Claudio Colica.

Sui protagonisti…

Se per la prima parte del film la reazione di Eleonora alla scoperta del misterioso biglietto sembrava eccessiva, lo svolgersi della trama dà ragione alle insicurezze di una giovane ragazza che sta per cominciare una nuova vita. Emotività del personaggio che la brillante attrice Pilar Fogliati rende bene. Tanto l’attrice quanto il personaggio sono eleganti e frizzanti a un tempo; divertono, ci intrigano e ci fanno sognare insieme a loro.

Convince la recitazione di Filippo Scicchitano. Il personaggio ha una celata passione per i gialli e la letteratura: una caratteristica che sembra coerente con la sensibilità del personaggio (emersa soltanto a tratti), ma che rimane più in superficie di quanto avrebbe potuto meritare. L’attore interpreta bene le indecisioni amorose del personaggio.

 

Il film convince, è godibile e piacevole. Avrebbe potuto dare di più sul piano psicologico dei personaggi, ma essendo un esordio promette buoni orizzonti.

Un merito è stato quello di cantare le meraviglie di due grandi Signore: la Notte e la Città di Roma. Il fascino, il mistero, le tragicomiche avventure che queste nascondono sotto le stelle e dietro i palazzi. Strani incontri e tentazioni inattese.

Ci sembra un po’ di avvertite la magia di quella Dolce vita che tanto il cinema serba nel cuore, ma riproposta ai giovani d’oggi, che incespicano sulla strada per il futuro, denso di incertezze e dei lasciti di sogni che atterrano prima ancora di spiccare il volo.

Non ci resta allora che continuare a camminare, sempre dritti, andando avanti in cerca di noi stessi; e chissà che, a ben guardare, la persona che abbiamo accanto sia già quella giusta con cui condividere le vertigini di una grande storia d’amore.

 

 

 

Dalla stessa rubrica...

Lascia un commento

Aggiungi qui il testo dell’intestazione