Stupor Mundi
Sul traghetto che sta per toccare le coste siciliane si ritrovano tre strani personaggi: Costanza, una ragazza tedesca che va a prendere possesso di una misteriosa eredità; il professor Salinas, un dotto archeologo; e Nicola, un cinico palombaro. Ma prima ancora di scendere a terra, lei si sente male: è affetta da insulafobia, la paura di mettere piede su un’isola. Dovrà risolvere questo non piccolo problema – con l’aiuto di un ipnotista – prima di poter procedere verso il terreno ricevuto in eredità. Scoprendo che la sua vicenda personale è un affresco di diverse vite passate, che hanno tutte a che vedere con la storia della Sicilia, e che l’eredità da reclamare è più complessa e potente di quanto pensasse. Con questa narrazione dal ritmo cinematografico, Francesco e Silio Bozzi firmano una lettera d’amore alla loro terra che è anche una riflessione sull’identità, personale e collettiva. Un racconto appassionante, divertente e poetico, che tra sogno e realtà tratteggia la ricchezza del passato e la profondità dello spirito siciliano. Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco.
Un ritorno in Sicilia

Stupor Mundi. Un ritorno in Sicilia è il nuovo romanzo scritto dai fratelli Francesco e Silio Bozzi uscito per Solferino editore.

Il testo si avvale della preziosa prefazione dello scrittore, giornalista e conduttore televisivo Pietrangelo Buttafuoco.

Francesco Bozzi è un autore televisivo, radiofonico e sceneggiatore, che aveva esordito nel 2020 con il giallo L’assassino scrive 800 A dando vita al suo protagonista, il commissario Mineo che ritroveremo nell’anno successivo con Il giallo del gallo. Nel 2022 esce con il saggio Filosofia del Suca e ha appena terminato in collaborazione con Rosario Fiorello, il programma televisivo Viva Rai 2.

Silio Bozzi è stato un professore di criminologia e di tecniche investigative all’Università di Bologna ed ex dirigente della Polizia di Stato, consulente di grandi scrittori italiani da Andrea Camilleri a Marco Vichi e ha affiancato Carlo Lucarelli nelle trasmissioni Mistero in Blu e Blu Notte.

La loro prolificità nel corso degli anni ha portato i due fratelli a unire le forze e rendendo omaggio alla magnifica terra siciliana hanno realizzato questa piccola e godibile gemma letteraria dal titolo Stupor Mundi (meraviglia del mondo), appellativo usato per contraddistinguere la valorosa figura di Federico II di Svevia, benché dotato di una personalità poliedrica; l’imperatore dei Romani grazie al suo grande intelletto diventò uno studioso della filosofia, dell’astrologia, della matematica, delle scienze naturali e della medicina. Una curiosità senza confini che lo portò a parlare addirittura sei lingue e da eccellente letterato e uomo di cultura, diventò promotore della poesia della Scuola siciliana.

Stupor Mundi è un piccolo testo che si avvale di una prosa poetica che spicca per eleganza e raffinatezza, gli autori non possono che dedicare alla Sicilia, una storia piena di sentimenti e di valori rappresentati nella loro semplicità e genuinità che caratterizza i tre protagonisti a bordo di un traghetto pronto a salpare nella meravigliosa isola: l’archeologo Salinas, il palombaro Nicola e Costanza, una ragazza tedesca che deve prendere possesso di un’eredità che nasconde più di un mistero.

Costanza è affetta da insulafobia, la ragazza a livello inconscio e psicologico avverte un senso di soffocamento una volta messo piede sull’isola, si affiderà alle cure del dottor Barbieri, psicologo e psicoterapeuta che userà il metodo dell’ipnosi per sbloccare il disagio della giovane. Risolta la problematica Costanza potrà andare incontro all’eredità che le spetta?

Stupor Mundi è un viaggio nello spazio temporale nella terra siciliana, un romanzo che non si avvale dei soliti stereotipi uscendo dal quel prevedibile cliché e attraverso la fantasia incontrerà anche quei personaggi che l’han rappresentata storicamente.

Un testo sperimentale ben congegnato dalla coppia di autori che hanno saputo fondere tanti elementi mescolandoli alla perfezione: storia, filosofia e mistero saranno accompagnati da quel pizzico di ironia che rende armoniosa la lettura di questa pregevole opera che rende omaggio alla Sicilia con sentimento ed emozione.

Dal momento in cui la Sicilia viene definita un’isola-mondo per la sua incantevole e irresistibile bellezza, non finiremo mai di parlarne come ci ricorda Buttafuoco nella sua prefazione e allora diventa più che necessario renderle omaggio attraverso personaggi che sono frutto della fantasia degli autori e in quelli che portiamo ancora oggi nel nostro cuore il dolce ricordo.

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