Trama
Ha lasciato la Sardegna per rabbia e per paura. Tornerà per scavare nel passato e ricominciare a vivere.
C’è un tempo preciso anche per fare le cose giuste. Io quel tempo non l’avevo mai saputo
Davide, operaio in una fabbrica di fronte a Carloforte, è morto. È stato un incidente, una disgrazia. O forse è stato ucciso, perché aveva visto o saputo qualcosa che non doveva, magari proprio sullo stabilimento che da tempo rischia la chiusura. Anzi, è ancora vivo, si è nascosto a Cagliari con una donna… Molte voci e menzogne corrono, si inseguono attorno alla sua presunta morte bianca; presunta perché manca un corpo da piangere: Davide è letteralmente sparito. All’ombra di ciminiere che svettano come cattedrali di metallo e cemento, Leo Mari, ex poliziotto ed ex alcolista, una figlia sorda che vede troppo poco e che a malapena riesce a mantenere, torna sull’isola dove è nato e dalla quale è fuggito molti anni prima. Lo fa per affetto, perché Davide è stato il suo migliore amico, ma anche come investigatore per conto dell’assicurazione che dovrebbe saldare il prezzo della sua scomparsa. È un incarico come tanti, si dice, ma diventerà una corsa contro il tempo, alla ricerca di segreti che potrebbero non piacergli e che lo trasformeranno nel bersaglio di chi si sente minacciato dalla verità. Intense passioni civili e private si mescolano in questo potente noir: un’indagine coraggiosa sul dolore di una terra che sa essere paradiso e inferno insieme, e sulla ferocia di un tempo in cui perdere il lavoro può rappresentare una disgrazia peggiore che perdere la vita.
Recensione a cura di Adriana Rezzonico
…”oggi dopo il precipizio, sono tornato su questo lembo di terra, dopo circa 30 anni, ad ammirare le eliche che nell’acqua rimescolano dolori, come i miei pensieri, che ancora vorticano nella mia mente”. Al mare non ci si può negare, lui che accoglie barche e anime alla ricerca di se stesse. La pioggia si accaniva sul paese e su me, che ormai avevo perso tutto. Non posso esimermi , mi raggiungono alcuni pensieri mentre dovrei consegnarvi la recensione. Leo Mari , il protagonista, torna nei luoghi della sua infanzia per rintracciare la verità . Mi trovo coinvolta in questo noir scritto da due autori, già noti al mondo Crime: Ciro Auriemma e Renato Troffa , sono gli artefici di questo romanzo nero, l’ennesimo appiglio per scivolare nel torbido. Da lettrice, ho voglia di sentire lo scroscio e la pioggia inzupparmi i vestiti e l’anima. Gli autori creano il nubifragio e mi sento immersa nella tempesta in poche righe, quelle che mi investono . Le emozioni sono già dense nelle prime pagine e gli odori si scontrano nel temporale, fluttuano sospinti dal vento. Aroma di limoni, di torta speziata, di lacrime, di corbezzolo e di carbone. Sono sopraffatta, ormai la trama mi ha braccato, cedo senza indugi in questa nuova denuncia sociale. Sono grata a questa loro indagine che si propaga da Carloforte e che viaggia tra le spire di questo cubo di cemento. L’incertezza del posto di lavoro in una terra arida, rimasta isolata da tutto e da tutti. L’unica certezza: lo sgretolarsi feroce di un tessuto sociale e alcuni avvoltoi che sorvolano l’ennesima preda. Una scrittura curata, a tratti poetica, che sospinge il lettore verso nuovi approdi. Il viaggio nel mare della vita non è mai certo, come la scomparsa di Davide. Una trama pregna di sentimenti che si infrangono come le onde contro le rocce e riportano a galla segreti. Vi lascio veleggiare, spiegate le vele!
Dettagli
- Copertina flessibile : 217 pagine
- ISBN-10 : 885116763X
- ISBN-13 : 978-8851167639
- Editore : DeA Planeta Libri (5 febbraio 2019)