La ragazza della pioggia
È notte fonda. L’autostrada è quasi deserta e la pioggia si accanisce impietosa sull’asfalto nero. Bohrmann è esausto, non vede l’ora di arrivare a casa. All’improvviso, sbucata dal nulla, davanti a lui appare una figura esile. L’impatto è inevitabile. Bohrmann inchioda, scende dall’auto e chiama l’ambulanza, però non c’è niente da fare. La ragazza è morta. Ma, come appurerà il medico legale, non per via dell’incidente: qualcuno l’ha colpita con violenza alla testa; qualcuno da cui lei stava scappando, senza sapere di essere già condannata. La detective Pranza Oberwieser si sente vecchia e stanca. Intrappolata in un matrimonio felice solo in apparenza, ha cercato conforto tra le braccia di un amante, aggiungendo alla solitudine anche il senso di colpa. Poi c’è Ben, il figlio cui ha sempre dedicato troppo poco tempo e che adesso, a vent’anni, le rivolge a stento la parola. Ed è proprio a Ben che Franza pensa di fronte al corpo senza vita di quella ragazza, che doveva avere più o meno la sua età. Mentre teme che questo nuovo caso la terrà ancora più impegnata del solito, allargando la distanza che la separa dalla famiglia, una svolta nelle indagini le fa crollare la terra sotto i piedi. Dalle prove rinvenute, sembrerebbe infatti che Ben conoscesse molto bene la vittima. Anche lui è implicato nell’omicidio? È per questo che ultimamente è così silenzioso? E come può una madre sospettare il figlio?
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Questa opera prima di Gabi Kreslehner ci offre un intreccio che tiene legato il lettore sino alla fine poiché lo svelamento degli indizi è cauto e ben centellinato.

I personaggi spesso sulla strada a rincorrere colpevoli, a ricercare prove, a vivere relazioni in bilico; su queste stesse strade intraprendono un percorso investigativo ma anche psicologico.

I capitoli si alternano mostrandoci l’avanzare delle indagini a braccetto con i pensieri e i timori della detective Franza e i sentimenti profondi e complessi di coloro che sono legati alla vittima.

I dubbi di Franza sono i nostri stessi dubbi, la  necessità di comprendere la verità è il motore che ci conduce a girare le pagine, l’identificazione con i diversi personaggi è quasi inevitabile. Disagi, paure, violenza, amore, rinascita, morte sono alcuni degli ingredienti che a tratti ci investiranno facendoci diventare comprensivi, furiosi, curiosi, empatici, tristi.

Peccato per la figura di Ben che a mio avviso meritava un maggiore approfondimento magari attraverso un dialogo finale con la madre.

Buona lettura

 

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