Recensione a cura di Adriana Rezzonico
…”Da quando ero vivo sono cambiate molte cose “.
Inizia così il mondo di Danilo Mallò, la prima opera che si propaga grazie all’incredibile sensibilità dell’autore . La trama, uno stratagemma perfetto per incedere con garbo in una malattia complessa senza trascinare il lettore nella pietà.
Memorie di un’anima ha un titolo suggestivo e un protagonista che sta nell’anima e non più nella vita reale. La consistenza delle cose è mutata, lo sguardo intercetta in maniera differente e ricade sul cuore degli oggetti, non sull’involucro esterno. L’autore si posa sulle righe , le intride di poesia e ce le dona in maniera leggiadra. Ci costringe a riflettere sul mondo dalle varie angolazioni, mitiga i problemi che in questa malattia, la SLA, vengono reinterpretati e cuciti in maniera diversa.
E come le navi che si allontanano dalla costa, mi ritrovo – da lettrice – a navigare tra un mare di sensibilità. La trama mi restituisce qualcosa di prezioso, mi annienta qualsiasi forma di pregiudizio. L’autore tratteggia la vita: il colore della jacaranda, il profumo della salsedine, la visione del protagonista scruta tutto dalla postazione “anima” e non da quella fisica. Soffermarsi sulla normalità diventa indispensabile per poi interrogarsi, con maggior determinazione, sul significato dell’esistenza stessa che calpestiamo ogni giorno.
Un tema forte che sprigiona vita, nonostante tutto e che desta dal torpore quotidiano.
Mi resta la scia di questo gioiello, una nave che traghetta anime, le accompagna ovunque e le culla con dolcezza. Affrontare il mare delle parole e dei sentimenti è più semplice se il timone lo regge Danilo Mallò.
Dettagli
- Edizioni La Zattera
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: letteratura
- ISBN-10: 8885586503ISBN
- ISNN-13: 9788885586505