Quella appena passata è stata una estate di riscoperte. Prima Riccardo Landini, ora Antonio Lanzetta. Da considerare anche il ritorno in grande stile di Ferdinando Salamino. Autori che negli ultimi tempi, per varie ragioni, ho un po’ trascurato e perso di vista. Ma che quando mi si presenta l’occasione leggo sempre molto volentieri. Per me sono delle certezze, che difficilmente tradiscono le attese. Un porto sicuro dove rifugiarsi magari dopo aver affrontato romanzi poco…attraenti. Di Lanzetta ad esempio lessi anni fa la trilogia che lo fece conoscere al grande pubblico. Parlo della trilogia de L’uomo del salice in cui il protagonista era Damiano Valente, lo sciacallo. Ora lo ritrovo con questo ottimo thriller. Con una scrittura che cattura e una storia che coinvolge e lascia spesso senza fiato. Con tante sorprese e colpi di scena disseminati lungo il percorso. Un finale pirotecnico. Dove pathos e azione, malinconia e tensione si alternano con grande maestria. Un romanzo ambientato nella “sua” Salerno. Una storia dura e aspra che si sviluppa in una atmosfera volutamente cupa. Il protagonista si chiama Fausto De Santis, è il vicequestore di Salerno ed insieme al collega Lanzara, all’ispettrice Ferri e al resto della squadra investigativa devono scoprire chi ha ucciso il giudice Borrelli. Gia dall’inizio delle indagini intuiscono, da alcuni elementi, che l’omicidio sembra ricollegarsi al caso dell’educatore, un serial killer che rapiva ed uccideva solo qualche anno prima. Quel caso fece molto scalpore e lasciò uno strascico di dolore mai superato in tante persone. Soprattutto in De Santis. Devono scoprire perche ora, a distanza di tanto tempo, qualcuno vuole riportare alla memoria quell’indagine. Mi fermo qua col racconto della trama. In un thriller-noir di questo spessore non si può, né si deve, scendere troppo nei particolari perché devono essere scoperti mano a mano, attraverso la lettura. L’invito (sincero) però è quello di leggere il romanzo e scoprire tutti i suoi misteri. Termino facendo grandi complimenti a Lanzetta. Sono certo che De Santis (insieme a Lanzara ed a Ferri) lo ritroveremo molto presto. Almeno così mi auguro. Se lo meriterebbe.
Trama: Nel profondo nord della Svezia, circondati da un paesaggio di straordinaria bellezza, Wilma e Simon stanno per affrontare l’avventura che attendevano da mesi. Sono giovani