Trama
A Samagno, paese di fantasia sul lago Maggiore, all’interno di un’auto viene ritrovato il cadavere della giornalista Caterina Sala. Non è un’indagine facile per Scalabrin. La ragazza non ha mai nascosto di provare forti sentimenti nei suoi confronti, senza essere ricambiata. Ora che lei non c’è più, il commissario si rende conto di non averla mai conosciuta davvero. Il poliziotto e la sua squadra si addentrano nella vita privata e professionale della giovane: gli ultimi appunti di Sala riguardano dei lavori di ristrutturazione di una casa di riposo comunale e una strana vicenda relativa ad alcune false operazioni eseguite in uno studio veterinario. Ma le indagini prendono una svolta inaspettata quando Scalabrin scopre che Stana Popovic, una ragazza che aveva un appuntamento con la giornalista, è scomparsa senza lasciare traccia. Una brutta storia si nasconde dietro i due eventi, una storia che lascerà a pezzi il commissario Scalabrin con la sola consolazione delle sue lacrime.
Recensione a cura di Gino Campaner (ginodeilibri)
Le lacrime del commissario è l’ultimo romanzo scritto da Sergio Cova e pubblicato da Morellini. Il personaggio principale è il commissario Scalabrin. Riappare dopo otto anni dalla sua ultima indagine (Una via d’uscita) ma ritorna in ottima forma. Forse non quella fisica, a causa di una lesione alla gamba, (che si procura all’inizio del romanzo e che lo obbligherà a compiere le indagini aiutandosi con un bastone per camminare), ma certamente quella che più serve agli investigatori, cioè quella mentale, dove l’intuito e il coraggio sono essenziali. Scalabrin anche in questa dolorosa storia è supportato dal fido ispettore Patuzzi, dal vice commissario Mutti e dal resto della squadra: dal dottor Guerini, medico legale, e da Marco Berzi capo della scientifica. La vicenda si consuma a Samagno, paese nei pressi di Varese, affacciato sul lago Maggiore. Siamo a dicembre, la neve e il freddo la fanno da padroni. Scalabrin abita con la compagna in un antico casolare dell’ottocento ristrutturato, e riportato all’antico splendore, con grande fatica e sacrificio. Una notte di fine novembre viene chiamato, insieme alla sua squadra, ad intervenire sul luogo del ritrovamento di un’auto data alle fiamme, ed il cui successivo incendio è stato da poco domato dai vigili del fuoco. Sono stati chiamati in seguito alla triste scoperta fatta dai pompieri dopo aver spento l’incendio: all’interno dell’auto c’è un corpo carbonizzato e dalle prime indagini tutto fa supporre si tratti di Caterina Sala, giornalista di cronaca nera del giornale locale. Per Scalabrin la Sala non è una giornalista qualunque. E’ una donna che non gli ha mai nascosto il suo amore, benché non corrisposto. Lo intervistava spesso e anche se non la conosceva bene le era molto affezionato. Da questo inquietante ritrovamento parte un’indagine che vedrà impegnata tutta la squadra, e non solo. Per Scalabrin i momenti di disagio e di dolore aumenteranno ad ogni nuova scoperta fatta dall’inchiesta. La sua pazienza e la sua tolleranza verso la crudeltà dell’essere umano saranno messi a dura prova. Ma soprattutto ciò che subirà i maggiori danni sarà la sua emotività e il suo stato d’animo. Scoprirà cose sconcertanti che lo manderanno in crisi. Ma anche grazie alla sua grande forza di volontà riuscirà a superare questi difficili momenti. Scalabrin con determinazione renderà giustizia a tutti coloro che avranno subito atroci dolori. Cova scrive un giallo molto coinvolgente, prendendo spunto da un fatto reale (come evidenzia lui stesso nelle note finali del romanzo), costruendoci attorno una storia emozionante piena di sorprese e di momenti avvincenti. Tutti i personaggi sono tratteggiati con grande cura e sono tutti funzionali alla vicenda che viene raccontata. Il ritmo è sostenuto e il lettore non si annoia mai, continuamente stimolato da nuove situazioni che Cova, con grande abilità, crea in rapida successione. Un plauso sincero all’autore, che scrive con successo ormai da alcuni anni. La sua scrittura, pulita e sicura riesce a trasmettere la voglia di leggere, con grande partecipazione, dall’inizio alla fine della storia che racconta. Alla prossima Scalabrin (magari un po’ prima di otto anni), complimenti.
Dettagli
- Genere: giallo
- Editore : Morellini (8 luglio 2021)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 224 pagine
- ISBN-10 : 8862988486
- ISBN-13 : 978-8862988483