Trama
Tre giorni dopo Natale, una donna entra in una stazione di polizia di Londra. Non ha con sé un telefono né un documento d’identità, solo un pezzo di carta sul quale è scritto il nome di colui che, a quanto dice, è suo marito: l’investigatore David Raker. L’uomo acconsente a incontrarla, sconcertato. Sua moglie Derryn è morta otto anni prima, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Eppure quella donna le somiglia molto e conosce dettagli privati della loro vita trascorsa insieme. Ma Raker sa che non può essere sua moglie… non può essere vero. Dimostrarlo, tuttavia, non è semplice tanto più che anche il certificato di morte di Derryn sembra scomparso nel nulla. Nell’attesa che si faccia chiarezza, la misteriosa donna viene ospitata dalla polizia in un luogo segreto, ma quando scompare i sospetti ricadono inevitabilmente su Raker. Perché il destino è stato così beffardo da metterlo faccia a faccia con il proprio tragico passato? E dove è finita la misteriosa donna? Il nono capitolo della serie che vede come protagonista David Raker, l’investigatore specializzato nella ricerca delle persone scomparse. Un’indagine che sfida le leggi della ragione e riscrive le regole del gioco.
Voce di Rino Casazza
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Recensione a cura di Rino Casazza
Fino ad oggi mi ero perso la serie del quarantenne scrittore inglese Tim Weaver, con protagonista David Raker, e faccio ammenda per la lacuna. L’ultimo romanzo della saga, “La verità su David Raker”, mi ha letteralmente folgorato, sin dai primi capitoli. La ragione di questo amore a prima vista dipende dal fatto che, come lettore e anche come autore, prediligo questo tipo di narrativa, che mi piace definire “thrilling temerario”.
La ricetta in sè è semplice, anche se non facile da maneggiare: si crea una situazione del tutto fuori dalla norma, ai confini dell’inverosimile, per svilupparla si cammina sul filo come audaci equilibristi.
Se l’operazione riesce, come in questo caso, ne viene fuori una storia piena di sorprese e colpi di scena: inevitabile conseguenza della sconcertante premessa.
Lo scrittore prende per mano il lettore in un viaggio sulle montagne russe dell’assurdo, garantendo che, alla fine, come in un perfetto gioco di prestigio, tutto si ricomporrà razionalmente, anche se sembra impossibile.
Nell’ultimo romanzo di Weaver il triplo salto mortale di partenza è una specie di incubo a occhi aperti: il suo personaggio principale, David Raker, specialista in indagini su persone scomparse, vede ricomparire dall’oltretomba la moglie, morta di tumore parecchi anni prima.
Quel che segue è un’inchiesta che travolge Raker sul piano personale ed emotivo, prima ancora che professionale, in un susseguirsi, e continuo ingarbugliarsi, di rivelazioni che gli fanno dubitare (così come al lettore) della sua corretta percezione della realtà e della vera natura dei propri sentimenti.
Il titolo, così, diventa emblematico, e non mi fa rimpiangere di non aver letto i precedenti capitoli della serie: ci troviamo di fronte a una sintesi di ciò che caratterizza personaggio e delle ragioni profonde della sua attività investigativa così particolare.
Stavolta, infatti, la persona scomparsa che Raker deve trovare è lui stesso.
Consiglio quindi vivamente di intraprendere la lettura del romanzo, senza lasciarsi spaventare dalla lunghezza: “La verità su David Raker” è tutt’altro che un mattone. Piuttosto, una scarica di pugni allo stomaco alternata a docce gelate.
Dettagli
Genere: thriller
Copertina rigida: 448 pagine
Editore: Time Crime (27 febbraio 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8834737423
ISBN-13: 978-8834737422