La bella famiglia – Antonio Steffenoni
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La bella famiglia - Antonio Steffenoni

Trama

A Milano, nel giorno dell’Immacolata, in questura giunge la notizia del ritrovamento di un cadavere in un palazzo storico di piazza Sant’Ambrogio. È Dario Sciariada, figlio maggiore di un uomo ricchissimo, a capo di una finanziaria. Le indagini si concentrano sul mondo che ruota intorno al vecchio uomo d’affari, e procedono sotto l’occhio attento del questore Galimberti e del commissario Ernesto Campos. È presto evidente che i membri della famiglia hanno intrecciato, nel tempo, legami all’interno dei quali il denaro ha molta, troppa, importanza. In una Milano silenziosa, coperta di neve, Campos tallona i sospettati. E, lentamente, la matassa si dipana, fino alla resa dei conti.

Recensione a cura di Vienna Rao

Iniziando il libro, il lettore probabilmente si chiederà: il titolo è forse frutto di una scelta umoristica e paradossale?

Il protagonista di questo giallo è il commissario Campos che, coadiuvato dalla sua squadra, si occuperà di far luce sulla morte di Dario Sciariada, trovato inerme all’alba dalla moglie Isabelita.

Campos si getta a capofitto nelle indagini e con grande scrupolo e meticolosità vuole arrivare al colpevole, dimenticando le vicende di un passato che gli hanno lasciato profonde cicatrici.

Steffenoni è efficace nel creare la giusta suspense inserendo piacevoli dialoghi ricchi sia di umorismo che di stucchevole cinismo tra il protagonista e l’ispettore Pazzi.

I personaggi sono descritti in modo particolarmente accurato, infatti sono fondamentali le figure vicine alla vittima: la moglie Isabelita, il fratello Samuele, l’amico di famiglia Filippo Sangermano ed il padre Ernesto.

Inizialmente ogni personaggio lascia dietro di sé un’ombra di mistero che  tenderà a scomparire pian piano, non dando così dei punti di riferimento precisi al lettore.

Il romanzo è molto scorrevole e pieno di spunti di riflessione che sta al lettore cercare di cogliere e approfondire come si evince da questa citazione: “Mi creda, i soli figli veri sono quelli che si lasciano amare”.

L’autore si dimostra inoltre abile nel mettere in evidenza quegli stati d’animo dei personaggi che si fermano a riflettere riguardo le loro competenze personali e lavorative, come possiamo evidenziare da questo breve periodo: Non capisco me e non capisco gli altri. La mia unica capacità è quella di sentire quando una persona ha dentro di sé qualcosa che chiede d’uscire, che non ce la fa più a rimanere racchiusa”.

L’ambientazione è piuttosto scarna, per quanto siano presenti dei riferimenti alla città di Milano, il suo ruolo è marginale a causa dell’intento dell’autore nel soffermarsi molto sulle vicende inerenti i protagonisti e nel risolvere il caso; si riuscirà a rendere giustizia a Dario Sciariada?

Un romanzo giallo di buona fattura ricco di spunti suggestivi hanno impreziosito una vicenda dai contorni noir rendendo piacevole la lettura.

Dettagli

  • Genere: Giallo
  • Copertina flessibile: 398 pagine
  • Editore: Cairo Publishing (28 novembre 2018)
  • Collana: Scrittori italiani
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8860527988
  • ISBN-13: 978-8860527981
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