Eccoci a un nuovo romanzo della saga che vede protagonista Ignazio da Toledo, il mercante di libri maledetti, per la precisione il quarto della serie.
I capitoli brevi e incalzanti e il susseguirsi di colpi di scena ben calibrati fanno di questo thriller storico un piccolo gioiellino al pari dei precedenti. Per gli amanti del genere, gli intrighi si sprecano e pure i palati più esigenti troveranno di che cibarsi. Al solito i riferimenti storici e l’accuratezza paiono impeccabili, a riprova di questo l’autore cita le fonti nella postfazione.
Ignazio si aggira per la penisola iberica su un carro condotto dal “magister” Sarwardo, e, tra problemi di famiglia, tombe scoperchiate, segreti nascosti, eredità mancate e i cattivoni della Saint-Vehme ne vedrà delle belle, sempre sul filo del rasoio, sempre pronto ad intrigarci grazie a un intreccio magistrale.
E intanto Sibilla? Come mai è così fredda col marito? E il figlio Uberto? Anche a loro capiteranno avventure coinvolgenti e pericolose.
Però… c’è un però! Alla fine il lettore resta a bocca asciutta, ovviamente non possiamo rivelare nulla, ma siamo certi che questo quarto episodio precluda a un quinto, altrimenti non si spiega! Restiamo dunque in trepida attesa del prossimo sforzo del bravo Simoni.
Lettura assolutamente consigliata, gli appassionati del thriller storico ne saranno, di certo, deliziati.