Il conto delle minne – Giuseppina Torregrossa
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Trama

Ogni anno nonna Agata vuole accanto a sé la nipote Agatina per insegnarle i segreti dei dolci in onore della Santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le “minne”, la nonna racconta il martirio della Santuzza, cui il crudele console Quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle. La drammatica vicenda rivela una delle regole del mondo maschile: “… devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane”. Parte da qui il “cuntu”, il racconto, della storia di una famiglia siciliana e delle sue donne straordinarie. Per ciascuna di loro, fino alla piccola Agatina che dovrà diventare grande, le minne hanno un significato speciale: grandi o minuscole, aride o feconde, amate senza pudore o trascurate da uomini disattenti, sane o malate, diventano la chiave per svelare i più intimi segreti della femminilità e dell’orgoglio di generazioni di donne e di una in particolare, forse la più coraggiosa.

Recensione a cura di Marika Campeti

Leggere questo romanzo è stato per me un viaggio nel mio stesso passato, nella Sicilia dei miei nonni, che io ho vissuto da bambina come ospite, restando affascinata dai sapori e dai colori di questa terra bellissima da cui ha origine la mia famiglia.

Al centro vi sono le donne, donne della famiglia di Agatina, donne con i loro problemi, con le loro angosce e con i loro mali, che mostrano con le unghie e con i denti la propria forza. La narrazione, sempre leggera e scorrevole, tratta temi importanti con la naturalezza di chi li vive da dentro, senza drammi e forzature.  Nella sua infanzia vediamo Agatina alle prese con la conoscenza del mondo femminile attraverso i racconti della nonna Agata, il suo metterla in guardia nei confronti degli uomini che nelle pagine del romanzo vivono in una dimensione parallela che si intreccia con il mondo femminile solo di rado. Agatina si fa custode di segreti, consigli e ricette, da portare come corredo per la sua crescita fisica e spirituale.

Alle sue spalle sempre la figura di una donna che la guida e in qualche modo la protegge: La nonna, la Santuzza, le zie, la domestica, l’amica confidente.

Ho apprezzato molto il linguaggio utilizzato dalla scrittrice, con alcune parole in dialetto mescolate tra le righe, mai troppe per non far perdere al lettore il filo, ma abbastanza da condire la lettura di quella sicilianità necessaria a leggere questo romanzo.

La narrazione ci porta a un certo punto alla crescita di Agata, al suo essere divenuta donna, alla sua sofferenza, ai suoi malesseri fisici e psicologici.

Nella sua fase matura Agata vive una storia di passione fisica che la travolge, e l’autrice da prova di bravura nella descrizione dei rapporti amorosi tra Agata e il suo amore, facendoli vivere al lettore con descrizioni senza censura, mai volgari.

Un quadro generazionale sul coraggio delle donne, la loro forza, la loro bellezza. Da leggere.

Lo consiglio soprattutto a quegli uomini che sono desiderosi di sbirciare attraverso una finestra trasparente, nel mondo femminile.

Dettagli

  • Genere: Narrativa contemporanea
  • Copertina flessibile: 322 pagine
  • Editore: Mondadori (24 aprile 2019)
  • Collana:
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10 : 8804712198
  • ISBN-13: 978-8804712190
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