Dimmi che non può finire – Simona Sparaco
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Dimmi che non può finire – Simona Sparaco

Trama

Fin da quando era piccola, Amanda crede di poter conoscere in anticipo il giorno in cui finirà ogni gioia che la riguardi: tutte le volte che una situazione la rende felice, le cifre arrivano in serie e puntuali a indicarne la data di scadenza. Così, per timore, lei gioca in difesa, sottraendosi a ogni possibilità di realizzazione e impedendosi di sognare. Non ha un fidanzato, abita in casa con la madre e non ha molti amici, a parte una soubrette tanto cinica quanto avvenente e una vicina che è anche la sua psicoterapeuta. Il giorno in cui perde l’ennesimo lavoro, Amanda accetta di occuparsi di un bambino di sette anni, sebbene i bambini non le piacciano, anzi, proprio per questo: se svolge un lavoro che non la soddisfa, allora quel lavoro non potrà perderlo mai. Samuele però le somiglia: è un po’ disadattato, orfano di madre e bisognoso d’amore. Grazie al rapporto con lui e con suo padre, Davide, Amanda tenta di affrontare i nodi della propria esistenza, finché i numeri non la sfidano con una nuova data di scadenza. È il momento di scegliere se rinunciare ancora alla vita oppure, per la prima volta, rischiare.

Recensione a cura di Alessandra Alioto

Scorre bene la lettura di Dimmi che non può finire e soprattutto si tratta di un romanzo profondo, che scava nell’animo dei protagonisti e coinvolge i lettori. Amanda sa prevedere il futuro cioè conosce il momento preciso in cui la sua felicità avrà termine. Un dono magico oppure un destino amaro far dipendere le proprie scelte dai numeri che periodicamente la tormentano per consegnarle il loro messaggio? Amanda li ha sempre ascoltati quei numeri e ha sempre giocato d’anticipo quasi a voler farsi beffa di loro. Si è data alla fuga per non soffrire troppo nel giorno in cui sarebbe comunque finito tutto. Molti di noi sono scappati di fronte a qualcosa, come l’inizio di una relazione amorosa, per timore di essere lasciati, oppure non presentandosi ad un colloquio di lavoro. Affrontare la vita senza timori irrazionali non è facile, ci si fa del male precludendoci momenti di felicità, perché lasciarsi andare è complicato e per persone come Amanda ancora di più. Lei è un’anima solitaria, fin da bambina ha provato il gusto amaro dell’abbandono: il padre se n’è andato lasciandola con Emma, la madre di Amanda, che continua a sperare nel rientro del marito. Un lavoro improbabile per le sue attitudini permette alla protagonista di conoscere Samuele, un bambino solo e triste come lei. I due si riconoscono come anime gemelle, abbandonate dalla vita. Il piccolo, però, ha in sé la freschezza della giovane età, infatti, pur essendo orfano di madre e trascurato da un padre distratto che lavora troppo, riesce a trasmettere ad Amanda quella speranza gioiosa che lei sta lentamente perdendo.

– E quindi tu non vuoi essere felice perché poi finisce? E ti sembra una cosa buona? – domandò.
Fui spiazzata da come era arrivato dritto al punto.
– Se tengo a qualcosa, so quando finirà e anche che questo mi farà soffrire.
Allora lui, con gli occhi che parevano quasi piú grandi, mi disse una frase che non avrei mai dimenticato: – Sí, ma tanto poi ricomincia.”

Il padre di Davide è una piacevole scoperta per il lettore e per Amanda stessa: era un suo vecchio compagno di scuola, accade che il passato ritorni indietro per aiutarla ad andare avanti. Il personaggio si sviluppa lungo la narrazione in un crescendo che lo trasforma nel vero aiutante delle fiabe, la sua magia è l’amore e la passione per lei che ha le sue origini molti anni prima. Anche gli altri personaggi di contorno sono ben delineati, un corollario di figure originali come la vicina psicoterapeuta di Amanda che risulterà essere un valido punto di riferimento per la protagonista. Emma, che Amanda non chiama mamma, in una forma di distacco che inquieta un po’, svelerà le sue risorse nascoste alla fine del romanzo dove il messaggio del testo esplode nell’ottimistico ma non banale finale. Questo romanzo si legge in fretta ma non sparisce dai nostri cuori altrettanto repentinamente perché, a mio parere, ha il dono di far sentire il lettore partecipe dei tormenti e delle gioie dei protagonisti, ognuno con le sue peculiarità, in un modo naturale e semplice. Lettura consigliata, la vostra anima ne uscirà alleggerita di tristezze… in attesa di un altro romanzo introspettivo della stessa autrice.

Dettagli

  • Genere: Narrativa
  • Copertina flessibile: 312 pagine
  • Editore: Einaudi (20 ottobre 2020)
  • Collana: Stile libero Big
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8806244981
  • ISBN-13: 978-8806244989
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