Luisa Ferrero, con il suo nuovo romanzo “Coincidenze”, si conferma una voce significativa nel panorama letterario italiano, capace di affrontare tematiche complesse attraverso una narrazione avvincente. Dopo il successo del suo esordio “Cicatrici”, l’autrice ci invita a immergerci nuovamente nelle dinamiche intricate dell’animo umano, arricchendo il suo racconto con una profonda introspezione psicologica e una riflessione acuta su temi sociali di grande rilevanza.
Ambientato nella Riviera di Ponente, un luogo che non è solo sfondo ma parte integrante della storia, “Coincidenze” si dipana in una trama intricata che affronta, tra l’altro, l’omosessualità, il bullismo e le aspettative che i genitori ripongono nei propri figli. Ferrero non si limita a narrare un giallo avvincente; piuttosto, ci conduce attraverso un labirinto di relazioni umane complesse, dove ogni personaggio porta con sé il peso delle proprie esperienze e dei propri traumi.
I protagonisti, il commissario Leo Farri e l’ispettore Denis Ghinazzi, sono caratterizzati da una profondità che li rende autentici. Farri, più ombroso, rappresenta un uomo che lotta con le sue cicatrici, mentre Ghinazzi, più ironico, si presenta come un contrappeso necessario, un faro di leggerezza.
Uno dei temi del romanzo è l’omosessualità, affrontata con sensibilità e realismo. Ferrero mette in luce come, in un contesto sociale spesso intollerante, molte persone si sentano costrette a nascondere la propria identità per paura del giudizio. Altro aspetto importante è costituito dal bullismo, una piaga che non solo colpisce le vittime, ma ha ripercussioni devastanti anche sugli aggressori e su chi rimane a guardare senza muovere un dito: non è forse ugualmente colpevole?
In parallelo, Ferrero esplora anche la dinamica genitoriale, mettendo in evidenza come le aspettative dei genitori possano trasformarsi in un fardello per i propri figli. Ragazzi che si trovano a rincorrere un ideale che non è il loro, provocando alienazione e conflitti interiori.
La scrittura è ricca di dettagli evocativi che rendono la Riviera di Ponente un personaggio a sé stante, con le sue bellezze e contraddizioni. Le descrizioni dei paesaggi, dei profumi e dei sapori locali arricchiscono l’esperienza di lettura, rendendo il romanzo non solo un giallo, ma anche un viaggio sensoriale. L’atmosfera vibrante e a tratti inquietante di questo angolo d’Italia si intreccia con la trama, amplificando l’effetto emotivo delle indagini dei protagonisti.
Il ritmo narrativo è ben calibrato, alternando momenti di suspense a riflessioni più intime. Ferrero sa come tenere alta l’attenzione del lettore, facendo emergere con abilità i legami tra gli eventi che sembrano distanti ma che, alla fine, si rivelano interconnessi. Le coincidenze diventano quindi il motore della narrazione, spingendo il lettore a seguire con curiosità e intelligenza lo sviluppo della storia.
In conclusione, “Coincidenze” non è solo un giallo ben congegnato, ma un’opera che invita a riflettere su questioni profonde e attuali. Un abile intreccio tra intrigo e introspezione. Le tematiche sono affrontate con sincerità e rispetto e rendono questo libro una lettura imperdibile.15


