Oggi Presentiamo...

Elio Manili

L'ospite di oggi è Elio Manili

Buongiorno Elio e grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo! Raccontaci di te. Chi sei? Quando è nato il tuo amore per la scrittura?

 

Buongiorno a voi e grazie per la cortese ospitalità.

Mi chiamo Elio Manili, classe 65, sono nato a Palermo, dove lavoro e vivo con moglie e tre figli.

Posso affermare che l’amore verso la scrittura è congenito, anche se, il tristissimo evento della scomparsa di mio padre, ha di fatto accentuato tale passione. Indubbiamente, la scrittura rappresenta una sorta di rifugio catartico, il raggiungimento di una dimensione più giusta ed umana.

 

Dove scrivi? Hai un posto preferito dove trovi ispirazione?

 

Scrivo solitamente nel mio studio, immerso nella incantata quiete notturna.

Come nascono le tue storie, quanto rubi alla fantasia, quanto alla realtà e quanto c’è di autobiografico?

 

E’ un equilibrato mix dei tre diversi stadi. Dedico molta attenzione alla ricerca e al rispettivo confronto delle fonti storiche. Dal punto di vista narrativo, mi piace entrare in piena simbiosi emotiva con i personaggi, assimilandone bisogni, paure e recondite aspirazioni.

 

Cagliostro. L’amico degli uomini”: il conte Cagliostro alias il palermitano Giuseppe Balsamo tuo concittadino, la massoneria egiziana…il tuo libro d’esordio si ispira ad una storia vera del XVIII secolo. Come mai questa scelta..avventurosa?

 Elio ManiliTutto ebbe inizio una torrida domenica di luglio. Mi trovavo a passeggiare fra le bancarelle dei libri usati, quando il mio sguardo venne rapito dalla benevola espressione del conte. Si trattava di una sua biografia. Leggendola, cominciai a chiedermi chi fosse stato realmente Cagliostro. Come spesso accade, la storia s’intrecciò con la leggenda. Giuseppe Balsamo nacque come un picciotto di umili origini. Poi, a un certo punto della propria esistenza, guidato da una maestro spirituale, intraprese un percorso iniziatico, per diventare il famigerato conte di Cagliostro, l’Amico degli Uomini, depositario di arcane conoscenze che affondavano le proprie radici, nella misteriosa sapienza egizia, che intendeva riportare in auge attraverso l’istituzione del rito egiziano.

 

Quanto c’è della tua città nel romanzo?

 

La parte iniziale del romanzo riguarda la prima infanzia di Giuseppe Balsamo. Era la pomposa Palermo dei Vicerè spagnoli, la quarta città in Europa per numero di abitanti, una città dalle molte contraddizioni, dove l’apparente lusso nobiliare, si scontrava con l’inedia che travagliava ampi strati della popolazione.

 

Ci dai tre buoni motivi per leggerlo?

Io, che ho imparato a conoscerlo, potrei enunciarne più di uno. Il conte di Cagliostro fu un personaggio dalle straordinarie e molteplici sfaccettature. Il suo continuo peregrinare per l’Europa, il possesso di indubbie qualità paranormali, l’alone di mistero che governò la sua intera esistenza, le arcane conoscenze di cui era in possesso, lo consegnano alla storia come uno spirito indomabile, amante dell’ignoto e dell’avventura. Questo fu Cagliostro, un personaggio, istrionico e magnetico, capace di esercitare un irresistibile richiamo fra i suoi simili, a prescindere dalla loro condizione sociale.

 

Stili solitamente una scaletta o ti fai condurre dalla narrazione?

 

Amo avvalermi di entrambe le modalità. L’inizio è accuratamente pianificato, ma il proseguo della narrazione, finisce quasi sempre per dirottarmi lungo vie impervie ed inesplorate.

 

Quali sono state le maggiori difficoltà nella stesura di questo romanzo?

La ricerca di fonti storiche neutrali ed attendibili, considerata la costante e sistematica opera di delegittimazione del personaggio.

Ami avere musica di sottofondo? E se sì quale genere ami?

 Assolutamente no. Preferisco scrivere in ambiente totalmente asettico.

 

Del rapporto col tuo editore cosa puoi dirci?

 

Potrei definirlo idilliaco. Improntato sulla reciproca stima ed amicizia. Mauro Bonanno nasce editore, figlio d’arte, da una famiglia che vanta cinquant’anni di instancabile impegno nel campo editoriale. Dal punto di vista umano, presenta i pregi di un signore di altri tempi: sensibile, leale, educato, amante della vita, che nutre una profonda passione per il suo lavoro.

 

Come lettore quali libri acquisti, cosa ami leggere? E se devi regalare un libro come lo scegli?

Prediligo la lettura di romanzi e saggi storici, ma non disdegno anche gli altri generi. Amo ripetere che un buon libro, per ritenersi tale, debba prefiggersi lo scopo di apportare un arricchimento spirituale, offrendo un esplicito messaggio di speranza per un mondo migliore. Quando devo regalarlo, mi accerto sempre il possesso di tali requisiti.

Un autore che ami particolarmente e perché?

Ken Follett, indubbiamente. Mi piace il suo stile elegante, asciutto e brioso, l’accurata ricercatezza delle informazioni storiche.

Hai mai presentato il tuo romanzo in pubblico? Se sì, quale è la domanda che ti ha messo in difficoltà e quale quella che più ti è piaciuta? Una che vorresti ti venisse posta?

Pochi giorni dopo l’uscita del libro, nel maggio del 2015, ho avuto riconosciuto il piacere di presentarlo al Salone Internazionale del libro di Torino. La ricorderò sempre come un’esperienza davvero unica ed elettrizzante. La domanda più imbarazzante, indubbiamente, riguardò la vera natura di Cagliostro. Quella che mi piacque di più: il suo costante impegno per alleviare le sofferenze degli uomini. Una che avrei voluto ricevere: il perché Cagliostro fosse così temuto.

 

Prossimi progetti letterari?

 

L’uscita, prevista per l’anno corrente, sempre per le edizioni Tipheret, del mio nuovo romanzo storico ambientato nell’affascinante mondo dei cavalieri templari.

Un consiglio a chi ha il suo romanzo ancora chiuso nel cassetto?

 

Credere sempre nel proprio lavoro, non lasciando mai nulla d’intentato. Essere umili traendo insegnamento dai grandi scrittori. Non adagiarsi sui meriti, non demoralizzarsi per gli insuccessi. Scrivere, scrivere e riscrivere. Dedicando particolare importanza al lavoro di revisione.

 

Altri interessi oltre la scrittura?

 

La lettura, la musica, il cinema e l’arte in tutte le sue espressioni.

 

Grazie per la bella chiacchierata. Ora, come tradizione di Giallo e Cucina ti chiediamo di salutarci con una citazione ed una ricetta di cucina che ami!

 

Grazie ed arrivederci!

Ringraziandovi, mi congedo, con un messaggio di fratellanza del conte di Cagliostro.

 

“Dell’Amico degli umani riconosco i tratti,

Tutti i suoi giorni sono contrassegnati da nuovi benfatti.

Egli promulga la vita, soccorre l’indigenza

Il piacere d’essere utile è la sua sola ricompensa”.

 

RICETTA

TORTA SALATA CON MELENZANE

 

 INGREDIENTI

  • DUE STRATI DI PASTA SFOGLIA
  • 400 GRAMMI DI MELENZANE
  • 300 GRAMMI DI MOZZARELLA
  • 100 GRAMMI DI GRANA GRATTUGIATO
  • 200 GRAMMI DI POLPA DI POMODORO
  • 1 CUCCHIAIO DI OLIO
  • SALE

 PREPARAZIONE:

 TAGLIARE LA MOZZARELLA E LE MELENZANE

  • GRIGLIARE LE MELENZANE
  • DISPORRE LA CARTA DA FORNO SULLA TEGLIA
  • DISPORRE SU QUESTA IL PRIMO STRATO DI PASTA SFOGLIA
  • DISPORRE SULLA SFOGLIA LE MELENZANE, LA POLPA DI POMODORO

   E I PEZZI DI MOZZARELLA

  • RICOPRIRE CON IL SECONDO STRATO DI SFOGLIA
  • PERFORARE CON UNA FORCHETTA LA SUPERFICIE
  • SPENNELLARE CON UN TUORLO D’ORO DILUITO CON UN PO’ DI LATTE
  • INFORNARE A 180° FINO A DORATURA

 SINOSSI CAGLIOSTRO

Egitto: 2520 a.C. Il faraone Gedefra, nomina Athenir “Gran Veggente” del regno. Questi rivela che 250 anni prima del chiudersi del quarto millennio, il defunto Altotas, suo predecessore, rinascerà a nuova vita per recarsi a Palermo. La profezia si avvera. Altotas si presenta in casa Balsamo offrendo in omaggio un misterioso scrigno. Giuseppe Balsamo lo apre e ne segue il cammino. Dopo un lungo peregrinare entra in possesso del manuale della massoneria egizia. Attratto da una forza misteriosa, oltrepassa la porta alchemica. Si ritroverà nel mondo degli inferi, dove sarà dilaniato da due belve infernali. Giuseppe Balsamo, come fenice, rinasce. Ora è il conte di Cagliostro e strabilia con le sue arti extrasensoriali le maggiori corti europee. Amori, misteri, tradimenti, intrighi di corte, magia, esoterismo, alchimia, morte e rinascita ne segneranno il destino.

Altre interviste e reportage...
mmendolia

Roberto Ottonelli

Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina a Roberto Ottonelli in libreria col suo ultimo romanzo Il dolce sorriso della morte, uscito per la

Leggi Tutto »

Lascia un commento