Film del 2024 scritto, diretto, coprodotto e montato da Sean Baker.
Lingua originale: inglese, russo e armeno. Paese di produzione: America
Durata:139 minuti Genere: commedia, drammatico sentimentale
Personaggi e interpreti principali Mikey Madison, Mark Ejd’elstein, Jurij Borisov, Karen Karagulian, Luna Sofia Miranda, Alena Gurevich, Lindsej Normington, Paul Weissman, Dar’ja Ekamasova, Aleksej Serebrjakov
Con questo film, Palma d’oro al festival di Cannes 2024, Baker sorprende e diverte con un’opera che camaleonticamente, cambia pelle più volte, passando da una sorta di fiaba alla” Pretty Woman” e dal romanticismo più coinvolgente, alla commedia esilarante. Sinceramente devo dire che, al principio e per un buon quarto d’ora, ho avuto la sensazione di assistere a uno spettacolo che aveva le caratteristiche di un sexy spinto, quasi porno e ho pensato di abbandonare la visione. Poi ha prevalso la curiosità e sono rimasto. La mia intuizione è stata felice perché, il film come dicevo, cambia pelle, divenendo uno spettacolo coinvolgente. Cosa succede se una giovane spogliarellista di origine Uzbeka incontra il ventunenne rampollo di un oligarca russo? La ragazza, con felice intuizione, a differenza della abituale clientela che passa tra le sue mani, o, meglio, tra le sue cosce, gli dedica una particolare attenzione e qui si verifica la prima svolta, quando il giovane russo le chiede di trascorrere con lui un’intera settimana, facendo fronte ai suoi guadagni giornalieri. E’ Una settimana esplosiva fatta di feste, con ampio consumo di droga, alcool e sesso a non finire. Anora, che è il nome della protagonista (interpretata da Mikey Madison), non delude, rivelando notevoli doti di ballerina, contorsionista e ginnasta. Così con energia visiva, Baker ci conduce nella storia di questa ragazza semplice che ha accalappiato un giovane con mezzi economici sconfinati e, incredibilmente, durante un viaggio a Las Vegas, i due protagonisti improvvisano un matrimonio. Ecco la svolta in una sorta di favola di Cenerentola, la vita di una povera spogliarellista, costretta a lavorare con il suo corpo, si trasforma in quella di una principessa. Tutto fila liscio fino a quando la notizia
del matrimonio non arriva a Mosca all’orecchio dei genitori del ragazzo che immediatamente decidono che quel matrimonio vada annullato. Con un aereo privato raggiungono New York. Nel frattempo gli uomini dell’oligarca giungono sul posto per tenere d’occhio lo scalmanato Ivan (Mark Ejdel’stein ). Il ragazzo, dopo aver appreso dai gorilla dell’imminente arrivo dei genitori, si volatilizza, mollando Anora. Qui Baker dà una nuova svolta al film, trasformandolo in qualcosa di insolito e trascinante. Anora resta nella sontuosa villa americana con i tre gorilla. Alle prime prove di forza la ragazza si ribellerà non accettando l’idea dell’annullamento del matrimonio. La cosa potrebbe sfociare in un noir. E’ proprio qui che Baker interviene, trasformandolo in una commedia irresistibile e, rivelando un notevole talento comico. I tre cercano inutilmente Ivan per tutta New York riuscendo a malapena a tenere a bada l’irritazione della moglie dell’oligarca. Si ride per una situazione paradossale mentre lo strampalato gruppetto gira per la città. Anora comprende che non è simpatica neanche a quel ragazzo viziato fuggito di fronte alle prime difficoltà. Baker qui trasforma la commedia in un racconto sentimentale che provoca commozione nello spettatore. Uno dei tre gorilla emerge dal suo ruolo secondario, rispetto agli altri. Gli dà corpo e consistenza il bravissimo Jurij Borisov nei panni di Igor. In contrasto con gli altri due ne critica la violenza e l’arroganza. Se il passaggio dalla prima alla seconda pelle del film è netto, quello dalla seconda alla terza è quasi impercettibile. Baker vi inserisce degli elementi che derivano dalla commedia romantica, lavorando su uno scontro che si tramuterà in uno spettacolo commovente. I titoli di coda, semplici e in bianco e nero, quasi delle didascalie, calano a porre fine ad uno spettacolo che non ha fatto pesare la sua durata di quasi re ore e che mi sento di consigliare, senza alcuna remora di dubbio, e che non deluderà lo spettatore.