Ho rimandato per troppo tempo la lettura di questo romanzo, purtroppo. Capita che quando, per qualche motivo, un romanzo “salta” il giro, non viene cioè letto quando esce o quando viene posto in qualche modo in evidenza dall’autore o dall’editore, poi viene inevitabilmente “superato” da altri libri nuovi, che sul mercato si susseguono senza sosta. Per quelli rimasti indietro diventa complicato essere recuperati. Questo, normalmente, è quello che succede a me. Questo romanzo sono riuscito invece a recuperarlo in tempi abbastanza brevi e ne sono molto contento. Il romanzo al quale mi riferisco è di Fabio Scalini e si intitola Squadra Lince. Una storia veramente accattivante, una trama piena di suspense e di sorprese, immersa in una atmosfera di sospetto e di dubbio, che l’autore riesce sapientemente a ricreare, e che dura per tutto il racconto. La trama è semplice ma mai scontata e non ha bisogno di effetti speciali spregiudicati o inverosimili per colpire il lettore. Si rimane spesso a bocca aperta e si legge con piacere, sempre in attesa di qualche sorpresa. Quattro ragazzini partono per un campo scout organizzato dalla loro parrocchia. Ci sono due ragazzi più esperti, Carlo e Paolo e due novizi, Fabio e Manuel. Purtroppo uno dei tre verrà perso di vista e mai più ritrovato. Non si sa bene cosa sia successo ma le imponenti ricerche non danno nessun risultato. 30 anni dopo uno dei tre superstiti (Carlo) si suicida. Lo veniamo a sapere mentre Paolo è sotto interrogatorio della polizia. Perché è li? Da qui si dipanano una serie di avvenimenti che trascinano il lettore all’interno di una storia molto coinvolgente e appassionante. Dove la verità (quella vera) fatica ad emergere. Lo farà solo nel finale. Un finale spiazzante e adrenalinico che rappresenta la ciliegina sulla torta di un ottimo romanzo. Complimenti a Scalini.

Giallo

Sto sempre attento alle nuove uscite della casa editrice Les Flaneurs. Una casa editrice nata pochi anni fa, ma che già annovera, nel suo catalogo,