Il mare non dimentica
Nel 1992, a Levante Marina, una cittadina immaginaria nel Delta del Po, viene ritrovato il corpo senza vita di Oreste Rosselli, abbandonato su una barca alla deriva, con il ventre squarciato. Il caso resta irrisolto per decenni fino a quando, ai giorni nostri, l’investigatore Marco Pavan riceve un misterioso invito per un concerto nel Delta. Pavan si trova così catapultato in un’indagine ad altissimo rischio, che riapre ferite del passato e lo costringe a confrontarsi con i drammatici eventi del G8 di Genova, quando la sua vita cambiò per sempre. In questa nuova sfida, può contare ancora una volta sull’aiuto di Caterina, la geniale hacker costretta su una sedia a rotelle, e sull’ingenuo ma leale poliziotto Manfron. La situazione precipita quando Cesare Baldini, un criminale fatto condannare da Pavan ai tempi di Genova, evade dal carcere con un solo obiettivo: vendicarsi. Mentre il cerchio si stringe e i segreti di Levante Marina emergono, Marco dovrà rischiare tutto – inclusa la vita delle persone a lui più care – per scoprire la verità. E il prezzo da pagare sarà più alto di quanto avrebbe mai immaginato.
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Con questo romanzo Corrado Antani ed Ettore Mascetti ci regalano la terza indagine dell’investigatore privato Marco Pavan, divenuto tale dopo aver lasciato forzatamente la polizia. Pavan viene ingaggiato da una signora che lui conosce bene ma che aveva perso di vista da tempo. Agnese, questo il suo nome (anche se Pavan la conobbe col nome di Emma), gli chiede di scoprire chi fu ad uccidere il padre diversi anni prima. All’epoca nessuno ci riuscì, anche se forse le indagini non furono molto scrupolose. Ma ora l’arrivo, alla donna, di una lettera anonima, nella quale vengono fatte importanti rivelazioni, le fa tornare la voglia di riprendere ad indagare per risolvere definitivamente il mistero. Pavan accetta l’incarico non avendo la minima idea del vaso che scoperchierà e di quali misfatti porterà alla luce. Metterà a repentaglio la sua vita e quella di chi gli sta accanto, famigliari e amici. Verranno uccise altre persone ed una sua vecchia conoscenza, che odia profondamente, tornerà nella sua vita per regolare definitivamente i conti. Non sarà facile ed indolore per l’investigatore risolvere il complicatissimo caso perché si rivelerà non essere semplicemente un caso di delinquenza locale ma vedrà coinvolti anche pericolosi soggetti “esterni”. Sono stato volutamente fumoso nella descrizione della trama perché questo terzo romanzo che chiude idealmente una trilogia iniziata con Le eredità del male e proseguita con Quella cosa chiamata amore deve essere necessariamente letta. Sicuramente da chi ha già letto i due precedenti romanzi ma anche da chi vuole leggere un thriller mozzafiato in quanto comunque autonomo dagli altri due ed autoconclusivo lui stesso. Il duo, autore del libro, ci regala ancora una volta una storia avvincente con tante sorprese e momenti di suspense. Un ritmo altissimo dove le cose cambiano ed evolvono velocemente non lasciando respiro al lettore. Dimostra anche molto coraggio nel non lesinare momenti drammatici che porteranno a perdite inaspettate. Un Pavan come sempre in grande forma che con le sue indagini smuoverà acque torbide che non dovevano essere agitate e che provocheranno reazioni incontrollabili che metteranno a repentaglio la sua vita. Un romanzo che personalmente ha un unico neo. È corposo, forse troppo. Per me sicuramente. Con tantissima carne al fuoco. Antani e Mascetti hanno fatto un gran lavoro e l’esposizione è sempre chiara facendoci godere appieno il racconto ma secondo me qualche pagina in meno non avrebbe nel complesso nuociuto. Ma sono considerazioni personali che mi faceva piacere evidenziare. Spero comunque di ritrovare presto Marco Pavan in una nuova indagine. Se lo merita. Un personaggio particolare e sicuramente molto indovinato. Complimenti agli autori.

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