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Recensione a cura di Elio Freda
Se incontrassi qualcuno che, evidenziado i propri difetti invece di nasconderli li rendesse tali da suscitare una risata, lo definirei una persona ironica. L’ironia, si sa, è una caratteristica molto pericolosa se non se ne conoscono i limiti. Può addirittura sfociare nel sarcasmo, figura retorica che consiste in una forma amara, affilata e pungente di ironia, che ha come scopo quello di schernire o umiliare qualcuno o qualcosa. E’ difficile essere quindi sarcastici verso se stessi ma non lo è attrettanto esserlo verso il prossimo il quale, sicuramente, non sarebbe contento di essere il bersaglio di tale attività.
Nel cinema esiste un genere, il grottesco, ovvero un “film che si basa sulla narrazione di eventi assurdi e surreali attraverso la deformazione di alcuni aspetti della realtà“ volendo citare la definizione. L’effetto primo è quello di divertire, di strappare una risata ma in realtà, nel profondo, questo genere di film lascia degli interrogativi. Il mattino seguente, la sensazione di divertimento scema improvvisamente e la sensazione che rimane in bocca è amara.
Questa premessa per dire che questa volta, il duo siciliano si è spinto oltre la semplice commedia per trascorrere 90′ su una comoda sedia nel caldo di una sala cinematografica e ha descrtto con una semplicità imbarazzante la nostra bella Italia. Lo hanno fatto senza particolari stratagemmi, applicando una sceneggiatura essenziale e scarna che funziona perchè quando la realtà è ridicola di per se, non occorre ricorrere ad esagerazioni.
Si ride, ad esempio, perchè qualcuno riceve una multa in quanto non ha raccolto le deiezioni del suo cane dal suolo e rimane stupito, incredulo e basito poichè infrange una legge e viene punito. Basterebbe il buon senso, direte voi e invece in Italia per regolare il buon senso occorre approvare delle leggi che poi non verrenno applicate e nè tantomeno rispettate.
Sono contento della scelta di portarlo al cinema in questo momento, in modo da non etichettare il film come cinepanettone ma sfruttare ancora quella scia inziata a Dicembre che porterà ancora per qualche mese le persone al cinema.
Non voglio ulteriormente addentrarmi nelle situazioni comiche er non rovinarvi la parte più spassosa della pellicola ma al termine della visione, la sensazione di sconforto che pervade l’animo è grande quanto il divertimento provato in sala durante la visione del film.
e il film, ahimè, fa ridere parecchio…