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Palato da Detective

#26 – Le ricette del Casello. Dai gialli di Rosa Teruzzi.
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È noto: parecchi tra gli investigatori letterari sono degli inguaribili epicurei.
Vien da pensare che sublimino con la buona tavola quel loro starsene in mezzo a crimini, furti e delinquenza in genere. E forse è proprio così. Prendiamo ad esempio Pepe Carvalho di Montalban, precursore in tema di giallo e cucina! O gli arancini che la “cammarera Adelina” frigge per Montalbano, che si dispera perché Livia lo vuole portare a Parigi! O ancora Nero Wolfe, chef così raffinato da competere con il suo cuoco in una gara di ricette all’ultima forchetta. E che dire della moglie del commissario Kostas Charìtos, creato dalla penna di Petros Markaris? I Gemistà della signora Adriana pare siano un’apoteosi! Per non parlare di Izzo e della golosa cucina marsigliese che Honorine propina al suo poliziotto Fabio Montale, con somma soddisfazione di quest’ultimo.
Insomma la lista è lunga, ne ho citati solo alcuni. Vedremo di darle, ad ogni uscita, un’occhiata insieme.

#26 - Le ricette del Casello. Dai gialli di Rosa Teruzzi.

Prosegue questa avventura tra “sapori e delitti” con l’indiscussa signora Milanese del giallo gentile: Rosa Teruzzi e le sue investigatrici amatoriali: Iole e Libera che vivono insieme a Vittoria (poliziotta) in un ex casello ferroviario del Giambellino. Trattasi rispettivamente di tre generazioni, nonna, madre e figlia. Mai potremmo trovare caratteri più diversi: la quasi settantenne Iole dichiara che le mutande sono sopravvalutate, nel sessantotto ha bruciato il reggiseno in piazza, pratica lo yoga e l’amore libero con la stessa disinvoltura con cui cambia le tutine in lurex o entra a gamba tesa in una indagine quando si accorge che la figlia Libera tergiversa. Vittoria, dicevamo, è in polizia. Giovane ombrosa, riservata e un po’ rigida, non approva minimamente ciò che nonna e madre organizzano a sua insaputa, e intanto coltiva misteri sulla sua vita sentimentale. Libera, che parrebbe la più equilibrata, si occupa di fiori, prepara bouquet per le spose e si rifugia in mezzo ai profumi del suo laboratorio di fioraia, indecisa tra la corte di due uomini: ne ama uno ma è lusingata dall’altro. Insieme alla madre indaga su fatti delittuosi; nel caso dell’ultimo romanzo (Gli amanti di Brera – Sonzogno 2022) si occupa della sparizione di una strana coppia, una affascinante professoressa di liceo e il suo allievo. I giornali ci ricamano sopra maliziosi: l’allievo e la porno prof, il Giglio Nero, gli amanti diabolici… ma le Miss Marple del Giambellino vogliono vederci chiaro, ingaggiate come sempre dal “Dog” capo redattore del giornale La Città e affiancate dalla “smilza”, brava giornalista investigativa. Tra Milano, il lago di Como e i colli romani, risolveranno il mistero? Tocca leggerlo.
Se non sbaglio questo è il settimo romanzo della fortunata serie, come al solito in primavera la brava Rosa Teruzzi ne sfornerà un altro. E noi restiamo in attesa di leggere questa sua ennesima fatica!

#26 - Le ricette del Casello. Dai gialli di Rosa Teruzzi.

Intanto che aspettiamo pensiamo alla cucina, Jole a quanto pare non sa fare neanche il caffè, invece Libera ama stare tra i fornelli e sembra anche piuttosto bravina. Eccola, con le parole di Rosa Teruzzi, alle prese con un dolce:
 

Con un sospiro Libera infornò la torta di mele, poi sedette affranta al tavolo della cucina. Non conosceva che tre ricette per risollevare il morale, quand’era a terra: un’ora di corsa, qualche pagina di un buon libro o del cioccolato. E fu così che la trovò Iole quando rientrò in compagnia di Franca. Alle prese con lo zucchero, la panna montata, il cacao amaro e il cioccolato fondente con cui stava cucinando una crostata Mississippi.

So da fonti certe che Libera prende le sue ricette da “Cucina Vegetariana” edito da Gribaudo. Ed ecco a voi… (un po’ riassunta) la ricetta della super golosa Crostata Mississippi!

#26 - Le ricette del Casello. Dai gialli di Rosa Teruzzi.

PASTAFROLLA

225 farina

2 cucchiai cacao amaro

150 burro

25 zucchero

2 cucchiai acqua

FARCITURA

175 burro

250 zucchero canna

4 uova poco sbattute

4 cucchiai cacao amaro, setacciato

150 cioccolato fondente

300 ml. Panna

1 cucchiaino essenza cioccolato

GUARNIZIONE

Panna montata, fiocchi e riccioli cioccolato

PARTIAMO:

Setaccia farina e cacao in una terrina, incorpora il burro fino a ottenere (usa le dita) un composto granuloso. Aggiungi zucchero e acqua fredda tanto da rendere morbido il composto. Forma una palla, avvolgi in pellicola trasparente, frigorifero 15 minuti.

Stendi la pasta sul piano infarinato, fodera uno stampo a cerniera (23 cm) copri con foglio di alluminio e riempi di fagioli secchi. Cuoci in forno preriscaldato 190°, 15 minuti.

Estrai, elimina alluminio e fagioli e fai cuocere per altri 10 min.

FARCITURA: lavora burro e zucchero, incorpora a poco a poco uova e cacao. Fai sciogliere il cioccolato e unisci al composto insieme a panna e essenza di cioccolato.

Porta il forno a 160°, versa la crema sulla pasta e fai cuocere per 45 minuti fino a che la farcitura non si sarà un poco rassodata. Sforna e deposita su un piatto da portata. Copri con panna montata e riccioli di cioccolato, conserva in frigorifero fino al momento di servire.

Edonisti, giallisti golosoni e cuochi in nuce… buona lettura e buona merenda con le donne del Casello!

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