La paura fa Totò. Le parodie thriller e horror del principe della risata – Giuseppe Cozzolino, Domenico Livigni

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Trama

La comicità esorcizza la paura ed in numerose pellicole Totò ha raccontato il sentimento del Terrore a modo suo, in singoli sketch all’interno di film di tutt’altro tipo o in vere e proprie parodie del genere. I risultati sono stati quasi sempre brillanti e spassosi, con punte di assoluta comicità. “La Paura fa Totò” rievoca ed analizza le scene più memorabili evidenziando rimandi e citazioni ai capolavori thriller/horror con le schede tecniche dei film ed apposite sezioni dedicate a singole curiosità sul set e sulla lavorazione di queste produzioni.

Recensione a cura di Dario Brunetti

La paura fa Totò le parodie thriller & horror del principe della risata (Cento Autori, 2020), è un’opera letteraria di grande pregio, un lavoro di cesello sul principe della risata Antonio De Curtis in arte Totò realizzato da due partenopei d’eccezione, nonché grandissimi studiosi di uno dei più grandi comici di tutti i tempi.

Sono Giuseppe Cozzolino, scrittore, saggista, docente di Storia del Cinema e Storia delle Comunicazioni di Massa presso le rispettive università L’Orientale e Suor Orsola Benincasa di Napoli e Domenico Livigni, giovane collezionista di storia del Cinema e del Teatro italiano, ha accumulato una vasta raccolta di documenti originali , tra fotografie sceneggiature, riviste e libri.

Gli autori hanno voluto mettere in evidenza avvalendosi di schede tecniche di ben sedici film, nel quale viene focalizzata l’attenzione sugli aspetti inerenti al cosiddetto humour nero, per citarne qualcuno Totò Diabolicus, Che fine ha fatto Totò baby, Totò conto i quattro e altri titoli che ebbene lasciar scoprire ai lettori.

Proprio così perché Totò ci ha abituato grazie alla sua spiccata versatilità a ricoprire tanti di quei personaggi, camuffandosi alla perfezione, mi piace dargli una definizione di una vera macchina attoriale, come veniva rappresentato Carmelo Bene per il teatro, il comico partenopeo lo era per il cinema nonostante il suo grave problema alla vista.

Cozzolino e Livigni ne fanno un’analisi attenta, ci sono anche degli accostamenti a pellicole cinematografiche che hanno rappresentato il cinema thriller-horror di quell’epoca, oltre a estrapolare qualche giudizio positivo o negativo di giornalisti e critici dal quale personalmente prendo leggermente le distanze a prescindere dall’essere d’accordo o meno.

Ma un punto è chiaro si costruiva il film intorno a Totò, questo particolare aspetto veniva messo in risalto anche dagli addetti ai lavori, non dimenticherò mai un Ettore Scola in un’intervista sentirsi fiero di lavorare con Totò, soprattutto nella collaborazione della famosa lettera in Totò, Peppino e la malafemmina un regista di cotanto valore riconoscerne la grandezza e la maestria del grande principe ma nel sottolineare il fatto che non fosse solo un attore ma soprattutto un autore.

Essere autore vuol dire amplificare la scena anche con un’improvvisazione ma questo lo potevano fare lo stesso Totò, Peppino De Filippo e Alberto Sordi almeno in ambito cinematografico per rimanere sempre sul tema della comicità.

Totò è riuscito a raccontare anche la parte oscura del nostro paese, con parodie da brivido, rendendo forse più dolce la paura, addomesticandola e tenendola in pugno per poi sfinirla proprio attraverso la sua comicità che lo renderà immortale.

Cozzolino e Livigni hanno realizzato un’opera gradevole anche deliziandoci di qualche particolare magari non noto a tutti grazie a un perfetto lavoro di ricerca che sono sicuro a distanza di tanti anni non cesserà mai(per usare un verbo alla Totò)  e penso durerà forse per chissà quanto tempo ancora.

 

 Dettagli

 

  • Copertina flessibile : 160 pagine
  • Genere :Cinema, musica, tv e spettacolo
  • Editore : Cento Autori (30 luglio 2020)
  • Lingua: : Italiano
  • ISBN-10 : 8868722402
  • ISBN-13 : 978-8868722401
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