La seconda puntata di questo insolito viaggio è dedicata al CALVADOS.
IDENTIKIT DELLA BEVANDA:
Si tratta di un’acquavite di sidro ottenuta per distillazione. Si utilizzano mele di varie qualità per ottenere la giusta acidità. Le mele vengono pressate e messe a fermentare secondo regole precise per almeno un mese, più lungo sarà il riposo migliore sarà il prodotto finale. Il sidro ottenuto verrà poi distillato, generalmente si tratta di distillazione singola ma per alcuni marchi è utilizzata anche la doppia distillazione. Per la distillazione singola si usa il metodo della distillazione continua in alambicco a colonna. Il risultato è un distillato di sidro dal forte gusto di mela con un colore ambrato chiaro.
Per l‘AOC Calvados Pays d’Auge, la distillazione viene effettuata in alambicchi tradizionali, dopo una fermentazione di 6 mesi, l’acquavite di sidro che ne uscirà avrà sapore ricco e colore ambrato. Il distillato prodotto avrà una gradazione massima del 72% che attraverso l’invecchiamento in botti di quercia si ridurrà al 40%. Il Calvados invecchiato ha colore dorato scuro con riflessi dall’arancio al rosso. Il sapore sarà fruttato, secco e l’aromatizzazione dipenderà dall’invecchiamento. La temperature di servizio va dai 16 ai 18°. È utilizzato come aperitivo, cocktail, digestivo. L’80% del distillato è consumato in Francia. In commercio se ne trovano di una vasta gamma di prezzi.
Il PERSONAGGIO
Chi è il personaggio legato al Calvados? È recentemente tornato alla ribalta grazie alla fiction trasmessa su Rai Due (ancora visibile su Raiplay): sto parlando dell’Alligatore, Marco Buratti, protagonista dei libri di Massimo Carlotto. Facciamo la conoscenza con l’Alligatore e con il Calvados, nel primo libro della serie: „La verità dell’Alligatore“ e/o edizoni (prima edizione 1995 riedito nel 2020).
Marco Buratti, cantante del gruppo blues „Old Red Alligators“ finisce in galera e si fa 7 anni perché non vuole tradire, non vuole parlare. Prima di finire in galera, l’Alligatore beveva di tutto, perché „puoi togliere il blues dall’alcol ma non l’alcol dal blues“. Uscito di galera, l’Alligatore non ha più voglia di cantare e suonare ma la voglia di bere gli è rimasta. Perchè il Calvados? Come dice il personaggio nel primo libro: „ Ormai soltanto calvados, tutto ciò che mi rimane di una donna perduta in Francia.“
Naturalmente, per chi ama i gialli, devo ricordare il Commissario Maigret, grande bevitore di Calvados.
CURIOSITÀ
Una tradizione particolare è la ‘trou Normand’, o buco normanno, che consiste nel bere un bicchierino di Calvados tra due portate per facilitare la digestione e favorire l’appetito. Spesso viene accompagnato da un sorbetto alla mela.
Il calvados è usato in parecchi cocktail o long drink come: Caen Caen, Depth Bomb, Johnatan Joy, A&B, Autunno.
In onore dell’Alligatore nel 1997, su richiesta dell’Autore Massimo Carlotto, Danilo Argiolas del Libarium Nostrum di Cagliari ha creato un cocktail dallo stesso nome, che è così composto:
7 parti di calvados
3 di Drambuie
molto ghiaccio (tritato)
1 fettina di mela verde (da sgranocchiare alle fine per consolarsi del bicchiere vuoto)
servito in un tumbler basso
VALUTAZIONE PERSONALE
Non ho mai avuto il piacere di bere il cocktail a Cagliari, è fra le cose che mi riprometto di fare) mi è capitato di berlo in un altro posto e non l’ho gradito perché ho avvertito in maniera troppo marcata il drambuie, forse le proporzioni non erano state rispettate.
NB: è fortemente alcolico, quindi regolatevi di conseguenza.
Mi è capitato più spesso di bere il calvados come digestivo e devo dire che ve ne sono di notevoli.

Una risposta
Molto stimolante, cara Manuela!