Recensione a cura di Dario Brunetti
Verità occulte è il nuovo romanzo dell’astro nascente del crime scandinavo, si tratta della scrittrice svedese Kristina Ohlsson.
Il secondo volume di un dittico thriller dedicato al personaggio dell’avvocato Martin Benner che ha fatto il suo esordio nel precedente romanzo Bugie sepolte che ha conquistato il Nord Europa.
Dopo le bugie si cerca inevitabilmente di trovare la verità, ebbene è proprio il filo conduttore che unisce i due volumi.
In questo secondo romanzo l’avvocato è al centro di una serie di delitti che cercheranno di sconvolgere la sua vita, destabilizzandolo notevolmente, in più c’è la misteriosa scomparsa di un bimbo di soli quattro anni.
Si sa che Benner è uno in gamba, col fiuto da ex poliziotto sa uscirsene da situazioni che lo metteranno in serio pericolo, soprattutto quando si troverà a passare per indiziato n 1.
Le persone con le quali ha avuto un incontro troveranno facilmente la morte, e per l’avvocato diventerà un’impresa provare a discolparsi, perché qualcuno lo vuole incastrare tendendo delle vere trappole, così per gli inquirenti Martin Benner è il serial killer che sta insanguinando la città di Stoccolma.
Trame oscure e personaggi che nascondono più di un segreto per un thriller che si avvale di una tecnica narrativa di grande pregio, l’autrice è molto audace nell’aggrovigliare situazioni dando la vaga impressione al lettore che per il protagonista non ci sarà mai scampo e la via d’uscita sembra diventare qualcosa di irraggiungibile.
Forse è solo la testardaggine di un avvocato ostinato che vuole arrivare ad una verità anche a costo di pagare un prezzo troppo alto.
Gli elementi fondamentali sui quali poggia l’indagine sono correlati ai relativi piani temporali, passato, presente e futuro, nel romanzo il tempo è qualcosa di imprescindibile, infatti il lettore è chiamato a rivivere cosa è accaduto grazie anche al volume precedente, al presente a ciò che sta per accadere al protagonista e ai vari personaggi della storia e cosa avverrà in futuro, quali nuove situazioni potranno apportare al conseguente sviluppo della vicenda.
Il personaggio legato a Martin presenta luci e ombre, si porta una storia alle spalle che pesa come un fardello, un uomo alla ricerca della tranquillità perduta.
Verità occulte è un thriller capace di regalare emozioni, catalizzando l’attenzione del lettore sullo svolgimento della storia che sembra non fermarsi mai, perché le vicende si susseguono velocemente fino all’atteso colpo di scena che sarà la ciliegina sulla torta a un testo scritto con la maestria che compete solo ai grandi autori.
Romanzo di buonissima fattura a tratti avvincente per una prova decisamente maiuscola dell’autrice scandinava.
Chapeau !