Una mattina come questa
Tra i palazzoni della periferia di Cagliari gli anni passano lenti e la prospettiva migliore è riuscire a rimanere a galla cercando di non pestare i piedi alle persone sbagliate. Nanni, Bebbo e Ricky, tre amici molto diversi tra loro, lo hanno imparato a proprie spese. Ci provano, a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui sono immersi fin da ragazzini, ad affrancarsi da quella criminalità che costringe a rubare, prostituirsi, camminare a testa bassa. Fino a quando, sulla soglia dei trent’anni, si ritrovano a fare un bilancio: Nanni ha reinvestito i proventi di una vita di spaccio in una serie di attività incerte; Bebbo fa lavoretti saltuari e arrotonda facendo lo spaccaossa nel ramo del recupero crediti; Ricky, dopo aver pubblicato con poca fortuna un romanzo sulle gang giovanili, continua a inseguire il sogno di fare lo scrittore. Forse, anche per quelli come loro esiste la possibilità di lasciarsi alle spalle droghe, crimini e violenza. Ma quando il famigerato boss Pasquino La Somme si mette sulle loro tracce per regolare alcuni conti in sospeso, i tre devono rimettersi in piazza ed essere disposti a correre ogni pericolo pur di salvare la pelle e non venire trascinati, una volta per tutte, verso il fondo. Lorenzo Scano torna a tratteggiare la Cagliari dei bassifondi, in cui il desiderio di riscatto e la fiducia nella forza dei legami umani convivono con le frustrazioni di un destino spietato e con le atrocità della dura legge della strada.
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Ormai, dobbiamo considerare Lorenzo Scano tra gli scrittori, che dalla Sardegna ci fanno capire cosa deve essere il noir. Avevamo già intuito, leggendo “Hinterland “ prima, in seguito “ Via libera “, dove Scano ci portava, seguendo le orme di Carlotto, Pulixi, Navarra ecc. Di nuovo le periferie, di nuovo Cagliari. La periferia di Cagliari, CAGLIARIFORNIA, con i luoghi ritenuti pericolosi, con spacciatori, tassisti abusivi, mendicanti, l’immancabile agenzia di viaggi fittizia per garantire un traffico di donne; l’ovvio traffico di droga nei bagni degradati di Mc Donald, la merce rubata ed i minorenni in vendita. Una storia che vede protagonisti un bel terzetto di giovani incompatibili con la realtà che li opprime. Un terzetto rispettato e, perché no, desiderato, con tutto ciò che questo implica. Nanni, Bebbo,Ricky. Amici, che hanno tutto in comune, ma che allo stesso tempo ognuno ha una propria via d’uscita rispetto al contesto che vivono. Da chi, il primo, un trafficante di BAMBA; al secondo,che vive grazie alla prepotenza, imposta, nel recupero crediti, nella riscossione nei quartieri popolari; e poi il terzo aspirante scrittore. Dicevamo della periferia: Scano ci fa conoscere quanto viene rimosso nell’avvicinarsi alla Sardegna. Terra da godere per vacanze da vivere sovrappensiero, ma terra, con i famosi CEP, (Centro Edile Popolare ), problematica con prostituzione e le innumerevoli morti per eroina,eroina che dà un mondo privo di ansie e preoccupazioni; bar frequentati da pregiudicati e balordi, donne sfoggiate come trofei il sabato sera e/o pezzi di carne da sbranare, donne sfruttate, abusate …. ; arti marziali come terapia per dimenticare quanto subìto; la noia da ingannare al bar i venerdì sera; con i botti che non festeggiano niente se non l’arrivo di una nuova partita di droga; ed i fuochi d’artificio per festeggiare colui che esce ad esempio dal Buoncammino; il mondo dei caseggiati, utili per spacciare, per nascondere un ricercato, per donne straniere messe in vendita. Cagliari camuffata da grande città con persone con mentalità troppo provinciale; una città in cui l’antico ed il moderno si mescolano. Periferie che si estendono da Sant’Elia a San Michele; da Santa Teresa a Piazza Pitagora.Periferie, la periferia delle periferie, con il proprio slang ed il dialetto diffuso come ad esempio lo stuggio ( luogo appartato ), ed il proprio look … da tamarri, cattedrali nel deserto con lo scaricare cassette di frutta e /o pesce; le Vele, non esistono solo  a Napoli, come ritrovo per adolescenti insubordinati, amanti del trap “ Abbasso i problemi, in alto i bicchieri “. Alternativa?: mercatini o spaccio.  E se non è sufficiente tutto questo, Scano ci fa conoscere anche, chi dall’Est Europa diviene forza lavoro nell’illegalità; e le badanti filippine, ed i cagliaritani con gli occhi a mandorla.  Ed a proposito di illegalità, ecco che ci vengono riportate alla mente le faide, le bombe ecc …, che la fecero da padrone negli anni ’90. Siamo di fronte a ciò che Scano scrive essere “ i ragazzi dello zoo di Cagliari “. Scano e la liberazione dal giogo del contesto soffocante in cui vivono gli adolescenti cagliaritani. Anche in questo caso ci troviamo con un riferimento da tenere a mente: VIA LIBERA  l’aspettativa condivisa, il miraggio desiderato: andarsene e ricominciare. Una storia di tre ragazzi di Cagliari che non è che la storia delle periferie, storia rimossa che riacquista vita al primo avvenimento di cronaca nera.

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