Mi piacciono i racconti, Mi sono piaciuti tanto quelli che compongono questo libro edito da Guanda, Un lungo capodanno in noir, con racconti di: Gianni Biondillo, Andrea Cerone, Luca Crovi, Giancarlo De Cataldo, Marco De Franchi, Diego De Silva, Andrea Fazioli, Marcello Fois, Leonardo Gori, Marco Vichi. Ci sono personaggi seriali in una nuova avventura, personaggi e storie nuove, storie in tempi diversi anche molto lontani da noi, diversi sono i registri narrativi, tutti ugualmente interessanti. Le ambientazioni sono cittadine e rurali, in tutti i racconti c’è tensione, c’è una scrittura capace di affascinare chi legge, in qualche racconto non mancano le scene truci. In questo libro il filo conduttore, a parte il giallo, sono le feste, il periodo fra Natale e Capodanno, e il sorriso mi è venuto spontaneo, perché si dice che a Natale, siamo (saremmo) tutti e tutte più buoni/buone.
Recensire i singoli racconti è difficile soprattutto perché il rischio di rivelare troppo è grande e quindi ho abbinato al titolo e all’autore un paio di parole che mi sono rimaste in testa dopo la lettura. Le riporto seguendo l’ordine di pubblicazione dei racconti.
Gli accidentali, Diego De Silva: incarico, donne, indugio, accidentali.
‘O Zuzzuso, Giancarlo De Cataldo: Direttore, potere, Fiat 130, prestigio.
Due Capodanni, Leonardo Gori: racconti, amicizia, ospedale, commedia, tragedia.
Il mistero del condominio, Gian Andrea Cerone: moglie, indagine, aiuto, rompiballe.
Il Dono, Marco De Franchi: regali di Natale, ammirazione, rifugio, vacanze.
Weekend lungo a Barcellona, GIanni Biondillo: felicità, recitazione, scaltrezza, impero.
Il custode dell’abisso, Andrea Fazioli: solitudine, intelligenza artificiale, indagare, sentimenti.
Odio il Capodanno, Luca Crovi: scomparsa, bambino, il poeta del crimine, coscienza, carcere.
Ho qualcosa da dirti, Marcello Fois: sparizione, festa, famiglia, ragazzo, indagini.
Il bosco, Marco Vichi: infanzia, fortuna, crescere, genitori, libertà, il Male.
I libri di racconti hanno il pregio che si possono leggere in ordine casuale. Sono diversi fra loro, non indico un preferito perché tutti mi hanno catturato con qualcosa, ho letto storie truci, che non sono le mie preferite, scritte benissimo, sono stata trasportata nel passato più o meno lontano. Non è mancato anche qualche sorriso, sono stati trattati temi attuali.
Ne consiglio la lettura a chi già conosce gli autori, a chi non li avesse mai letti ricordo che un racconto è un ottimo modo per conoscere autori nuovi, non impegna troppo tempo e ci si fa un’idea.