Genere:
Un innocente assassino
Carcere di Tempio, 1898. Giovanni Antonio Oggiano è recluso per un crimine che non ha commesso. I meccanismi della giustizia sono lenti, la paura di non poter riacquistare la libertà fa sì che decida di mettere su carta la storia della propria vita. Un’esistenza difficile, in una Sardegna ancora prettamente rurale e dove l’obiettivo principale di ogni sforzo è garantirsi una sopravvivenza dignitosa. Giovanni è abituato sin da piccolo a lottare per non essere sopraffatto dai più forti; eppure, quando tra mille peripezie riesce a costruire qualcosa di suo, è costretto a rinunciarvi. La sua voce rimane inascoltata, alla scrittura affida il resoconto delle vicende personali e la possibilità di aggrapparsi alla propria natura di essere umano, seppur confinata in una cella angusta. “Un innocente assassino” si basa su fatti reali e permette di immedesimarsi in una storia senza tempo e sempre attuale: quella degli innocenti ai quali è negato il riconoscimento della verità.
una storia senza tempo realmente accaduta dove a pagare è un innocente

Sono le storie che nascono quasi per caso che finiscono col diventare le più vere e autentiche, è quel che è capitato all’autrice, nativa di Tempio Pausania, Margherita Altea quando ha ritrovato il diario del suo trisnonno e l’ha trasformato in un volume di quasi 200 pagine che porta il titolo Un innocente assassino.

Augh edizioni ha pubblicato questo romanzo che si rivela una vera e propria confessione di chi non è riuscito a dimostrare la propria innocenza.

La scrittura diventa un mezzo fedele e al tempo stesso potente per gridare la propria innocenza, mentre ci sono degli omicidi, rimasti insoluti, e che han visto nella persona di Giovanni Antonio Oggiano, l’unico cui attribuirne la colpevolezza in maniera a dir poco ignobile.

Il romanzo parla attraverso quel diario che oltre a essere una ricostruzione dei fatti sancisce un legame con le figlie, che il povero protagonista non ha mai potuto conoscere, a causa della sua reclusione in carcere, ne rimanda un racconto vivido e profondo che ci riporta alla memoria storica.

Ambientato nel 1898 ritroveremo una Sardegna rurale in cui l’abitare coinvolge l’essenza stessa dell’essere umano, ognuno tende a salvare e proteggere la sua terra con le proprie forze anche a costo della propria vita.

A tal proposito mi permetto di citare il filosofo tedesco Heidegger che sosteneva “aver cura e salvare la propria terra equivale ad accogliere il cielo, attendere i divini, condurre i mortali”.

La vita di Giovanni è stata messa a dura prova sin dall’infanzia dove si è dovuto misurare con un patrigno ostile e violento, che esercitava una forza prevaricatrice in ambito familiare, a farne le spese a volte era la sua povera mamma, ma crescendo il protagonista cercherà di non farsi sopraffare.

Come ho dapprima anticipato ci troviamo in una regione dove per mantenere delle condizioni di vita più agevoli è necessario l’allevamento del bestiame e la sua alimentazione e soprattutto al raccolto, pertanto la lite con il vicino diventa un qualcosa all’ordine del giorno.

Unica cosa che forse non si può prevedere è che ci scappi più di un morto.

Margherita Altea avvalendosi di una scrittura alquanto fluida e scorrevole sviluppa una storia che poggia su due piani temporali che si rincorreranno per ogni capitolo: presente e passato.

Focalizza l’attenzione sviscerando tante tematiche anche un po’ affini a una mentalità arida e gretta di quei tempi: la donna restava ai margini della vita famigliare vivendo in condizioni di completo disagio, spesso vessata dal potere predominante dell’uomo. Inoltre per una vita che sembra scorrere così in fretta per il protagonista non c’è spazio per un amore puro e sincero e sfocia nell’irraggiungibile.

Un innocente assassino è un romanzo frutto di un certosino lavoro di documentazione storica così sensibilmente curato sino ai minimi dettagli dall’autrice, un viaggio nella memoria che affronta una realtà pulsante e tremendamente reale da sentirla nostra.

Margherita Altea è riuscita nel rievocare un evento drammatico a trasmetterci quel ricordo che resterà scolpito sia nel cuore che nella mente del lettore.

Una piccola gemma letteraria da custodire.

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