Recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo essere stata autrice di numerosi racconti presenti in varie raccolte, Arianna Destito Maffeo fa il suo esordio letterario con il romanzo noir Un gelido inverno in viale Bligny per Morellini editore.
La città di Milano è in pieno clima natalizio, l’inverno è arrivato e la gente deve resistere a un freddo pungente che penetra nelle ossa, proprio come il gelo della lama di un coltello che accarezza la gola per colpire inesorabilmente il collo della vittima, lasciandola in una pozza di sangue.
Sotto i colpi dell’omicida è caduto Edoardo Solari, un gallerista d’arte e sul luogo del delitto si reca la vicequestora Andrea De Curtis coadiuvata dall’aitante ispettore Antonio Torrisi e incaricati a svolgere le indagini.
Un nuovo personaggio al femminile tutto da scoprire approdato a Milano e che abita nella storica viale Bligny e precisamente al civico 42.
Perché storica vi chiederete ?
In quel viale vi è racchiuso un mondo, sembra essere una roccaforte e viene definito il buco nero di Milano, dove si traffica droga e c’è il giro di prostitute e di viados a tenere compagnia alle statue della Madonna, un luogo dove ha regnato per anni il male nella sua vera essenza.
Andrea stringe amicizia con un transessuale di nome Marlene a cui si lega facilmente instaurando anche un bel rapporto di complicità.
Rapporto invece spigoloso con il bell’ispettore Torrisi che farà fatica a starle dietro, inizialmente sarà gelo tra i due nel vero senso della parola, poi gioco forza si troveranno a fare squadra perché l’indagine che si para loro davanti ha la sua complessità.
Ho apprezzato molto la cura dell’autrice per i personaggi di questo coinvolgente noir, che riesce a catalizzare l’attenzione del lettore grazie ad uno spigliato ritmo di narrazione: ad iniziare proprio dalla sua protagonista Andrea, che ha bisogno di cercare la sua dimensione, sembra fuggire da qualcosa e agli occhi degli altri appare allo stesso tempo essere sfuggente e indecifrabile, ma con un carattere tosto e abbastanza deciso, poi ci sono Sophie Martini, una donna molto avvenente che deve sottrarsi alle grinfie di Marco, un marito geloso fino all’inverosimile, un temibile russo senza scrupoli e ancora tanti altri tutti meravigliosamente tratteggiati alla perfezione dalla pregevole penna della Destito Maffeo che ha fornito una prova più che convincente al suo esordio.
Mercanti d’arte abbagliati da icone russe che rappresentano un vero tesoro per la vittima, ma sarà la causa di quell’orribile delitto che ha insanguinato i giardini di Porta Venezia?
Tocca al lettore perdersi inevitabilmente scorrendo le pagine di questo avvolgente noir, proprio come la musica che accompagna alcuni capitoli che fanno da colonna sonora alla storia.
Rivivo la lettura del romanzo perdendomi tra le note di questi tre brani :
Otis Redding Sitting on the dock of the bay https://youtu.be/wyPKRcBTsFQ
Cold Play Viva la Vida https://youtu.be/dvgZkm1xWPE
Lucio Battisti Mi ritorni in mente https://youtu.be/JPPz43HG1Z0
Buona lettura attendendo il gradito ritorno dell’enigmatica e irriducibile Andrea De Curtis !