L’inizio del nuovo anno non sembra essere partito col piede giusto per il protagonista di questa incredibile storia gialla dal titolo Un cane, un omicidio e una puttana firmata per la Fratelli Frilli editori dal musicista e compositore genovese Lorenzo Malvezzi.
Una spiacevole disavventura fa finire nei guai Tito Laremi, che rincasando sente di avvicinare una prostituta trans di nome Melita e di passare delle ore in sua compagnia, fin qui sembra essere tutto nella norma.
Quando il corpo della ragazza sarà rinvenuto sugli scogli di Varazze, gli inquirenti si presenteranno a bussare alla porta di Tito e del suo fedele cane Serafino.
Secondo la ricostruzione dei fatti sembra essere proprio Tito, l’ultima persona ad avere avuto contatti con la donna. Ad inchiodarlo sono i messaggi dei quali si accorge di aver ricevuto appena accende il cellulare giorno dopo. Quei messaggi da parte di Melita erano stati mandati per rivedersi o per chiedere aiuto? Fatto sta che risulteranno una prova schiacciante per incolpare Tito Laremi di omicidio
Pesanti accuse per il giovane che resterà incredulo davanti a quei tre poliziotti che si sono presentati così all’improvviso davanti alla porta di casa, non basterà il povero cane Serafino a prendere le sue difese. Non vorrei andare oltre perché finirei con spoilerare la storia, posso solo affermare che per il protagonista di questa drammatica storia sarà solo l’inizio di un brutto incubo.
In soccorso di Tito, che si trova a essere il presunto colpevole di un delitto, ci sarà la tenace avvocatessa Andrea Cervi che si trasformerà in una sorta di Perry Mason per cercare di salvare il giovane dalla pesante accusa, scagionandolo e arrivando a trovare l’assassino.
L’avvocato Andrea Cervi per avvicinarsi alla soluzione del caso, si avvarrà del prezioso aiuto di un altro importante e conosciuto investigatore privato, un certo Bacci Pagano. Come esclamerebbe il grande Totò “Questo nome non mi è nuovo”. Scelta inaspettata e alquanto sorprendente per i lettori che sicuramente apprezzeranno.
Un cane, un omicidio e una puttana è un romanzo nel quale possiamo ancora una volta riscoprire la città di Genova, l’autore ne ha curato in maniera certosina l’ambientazione, attraverso l’attenta descrizione dei luoghi e dei vicoli, creando una trama alquanto coinvolgente con un finale che si dimostrerà un vero coup de théâtre .
Un giallo ben strutturato con un ritmo abbastanza scorrevole che si avvale anche di interessanti spunti narrativi che portano a profonde riflessioni; la giustizia in difesa degli ultimi e degli oppressi, a coloro i quali non si permette di dare voce perché vengono sempre più relegati ai margini della società e inoltre l’incessante bisogno di sbattere il mostro in prima pagina per farlo passare sotto le forche caudine dell’accusa.
Tito Laremi è una vittima di malagiustizia e di quel che può diventare un pesante caso di errore giudiziario, così il buon Malvezzi dà risalto al protagonista focalizzandone l’attenzione e ad altri personaggi della storia che ci hanno rimesso la vita ingiustamente, come Melita strappata con violenza a un mondo così brutale e malvagio che non le ha concesso sconti e che ha trovato forse definitivamente i suoi angeli per poter riposare in pace. Infine Interessante anche la figura di Andrea Cervi e del modo in cui riuscirà a diventare padrona assoluta della scena andando in difesa del suo assistito dimostrandone la giusta determinazione e capacità intuitiva.
Quando sui cosiddetti insospettabili calerà il sipario potremo chiudere il libro con un sospiro di sollievo e con la speranza di avere nel nostro paese una giustizia più funzionale e al tempo stesso più efficace capace di tutelare ogni cittadino.
Buon esordio letterario di Lorenzo Malvezzi!