Dopo tanto tempo un libro che mi ha avvinta; la voglia di leggerlo in ogni momento ma al contempo di rallentare perché non finisse. Una trama che si manifesta pagina dopo pagina, mai scontata, coinvolgente.
I due protagonisti, dai quali dipartono le indagini, rivelano le proprie vicende personali e collegano le tessere di un puzzle per svelare più di un enigma, appassionando il lettore.
L’arte è un’altra protagonista, elemento forte e fondante la narrazione. Molteplici i riferimenti pittorici ma anche quelli musicali e di design.
La lettura si presenta lineare e scorrevole, l’intreccio è intrigante e ben costruito. È facile concentrarsi e immergersi nelle atmosfere e negli stati d’animo.
Molto ben caratterizzati i protagonisti: Madeline e Gaspard. L’accurata introspezione psicologica li delinea raccontandoci le loro fragilità e i loro punti di forza.
Musso ha la capacità di saper trasportare il lettore nel contesto di cui sta parlando, le sue descrizioni invitano a percorrere gli spazi, ad entrare negli ambienti dando un chiaro e affascinante quadro dei luoghi e delle situazioni.
Mi sono immedesimata, ero dentro la storia, volevo essere là, in quella casa, in quel ristorante, dentro quella barca; con il forte desiderio di indagare insieme ai protagonisti, di svelare il passato e di connettere il presente per costruire un futuro sorprendente. Si vede, si ascolta, si osserva, si fruga, si investiga, si soffre, si ha paura, si spera, si dubita, ci si incuriosisce, si respira insieme a Madeline e Gaspard.
È molto più di un thriller. Consigliato!