Un appartamento a Parigi
Parigi, un appartamento senza inquilini nel centro della città, silenzioso, troppo perfetto per non nascondere misteri. Madeline, una giovane poliziotta di Londra, lo prende in affitto per cercare un po’ di riposo, dopo una serie di casi non risolti e la crisi della sua storia d’amore. Per un errore tecnico, nella stessa casa arriva anche Gaspard, venuto a Parigi per isolarsi e scrivere in tranquillità la sua nuova opera teatrale. Queste due anime solitarie e irrequiete sono così costrette a vivere assieme per qualche giorno. L’appartamento era di proprietà del celebre pittore Sean Lorenz che lo usava anche come studio, e in quelle stanze si respira ancora la sua passione per i colori e per la luce. Distrutto dall’assassinio del giovane figlio, Lorenz è morto l’anno precedente l’arrivo dei due inquilini, lasciando in eredità tre dipinti, che tuttavia risultano oggi scomparsi. Affascinati dal suo genio e colpiti dai molti misteri che avvolgono la sua vita e, soprattutto, la sua morte, Madeline e Gaspard decidono di unire le forze per ritrovare le opere dell’artista. Ma per arrivare a scoprire il segreto che si nasconde dietro l’enigmatica figura di Sean Lorenz, Madeline e Gaspard dovranno affrontare i loro demoni in un’indagine che li cambierà per sempre.
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Dopo tanto tempo un libro che mi ha avvinta; la voglia di leggerlo in ogni momento ma al contempo di rallentare perché non finisse. Una trama che si manifesta pagina dopo pagina, mai scontata, coinvolgente.

I due protagonisti, dai quali dipartono le indagini, rivelano le proprie vicende personali e collegano le tessere di un puzzle per svelare più di un enigma, appassionando il lettore.

L’arte è un’altra protagonista, elemento forte e fondante la narrazione. Molteplici  i riferimenti pittorici ma anche quelli musicali e di design.

La lettura si presenta lineare e scorrevole, l’intreccio è intrigante e ben costruito. È facile concentrarsi e immergersi nelle atmosfere e negli stati d’animo.

Molto ben caratterizzati i protagonisti: Madeline e Gaspard. L’accurata introspezione psicologica li delinea raccontandoci le loro fragilità e i loro punti di forza.

Musso ha la capacità di saper trasportare il lettore nel contesto di cui sta parlando, le sue descrizioni invitano a percorrere gli spazi, ad entrare negli ambienti dando un chiaro e affascinante quadro dei luoghi e delle situazioni.

Mi sono immedesimata, ero dentro la storia, volevo essere là, in quella casa, in quel ristorante, dentro quella barca; con il forte desiderio di indagare insieme ai protagonisti, di svelare il passato e  di connettere il presente per costruire un futuro sorprendente. Si vede, si ascolta, si osserva, si fruga, si investiga, si soffre, si ha paura, si spera, si dubita, ci si incuriosisce, si respira insieme a Madeline e Gaspard.

È molto più di un thriller. Consigliato!

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