Tutta quella brava gente – Marco Felder
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Tutta quella brava gente – Marco Felder

Trama

Per un poliziotto siciliano da troppi anni a Roma, desideroso solo di tornare a casa, non c’è niente di peggio dell’attendere un trasferimento che non arriva. Anzi, una cosa c’è: un trasferimento punitivo con decorrenza immediata. A Bolzano.
Tanino Barcellona avrebbe fatto meglio a non inimicarsi certi superiori. Adesso che è in esilio tra le montagne, circondato da gente che parla tedesco, con la colonnina di mercurio inchiodata allo zero, non ha nemmeno il tempo di pentirsi degli errori commessi.
Un assassino è all’opera: soffoca le sue vittime e non lascia traccia. Il caso è da prima pagina, l’inchiesta delicatissima. E Tanino è costretto ad affiancare nell’indagine Karl Rottensteiner, un veterano della Mobile che assomiglia a Serpico. I due formano una coppia esplosiva: tanto è schietto, impulsivo coi guastafeste e galante con le donne il siciliano, quanto è laconico, indecifrabile e tormentato il collega.
Se poi ci si mette Giulia Tinebra, agente scelto dai capelli rossi con la passione per le moto di grossa cilindrata, allora i fuochi d’artificio sono assicurati. Tra vecchie birrerie, strade ghiacciate e baite nel fitto dei boschi, i poliziotti dovranno risolvere un mistero che affonda nel passato – ancora aperto – di una terra contesa, dove le guerre, i vessilli del nazionalismo e il boato del tritolo non sono mai stati dimenticati. Qui le ferite non si rimarginano, qui i cuori covano odi antichi.
Alternando i toni della commedia alla durezza del noir, Tutta quella brava gente riapre una delle pagine più controverse della storia d’Italia e racconta dal bordo di un confine gli incubi collettivi di ieri e di oggi.

 

Recensione

Con lo pseudonimo di Marco Felder, come autore di questo romanzo thriller (molto noir e anche un po’ commedia), i due bravissimi scrittori, Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa, ci fanno rivivere le vicende legate all’irredentismo e agli attentati terroristici che negli anni sessanta hanno interessato le città del trentino e di Bolzano in particolare; città in cui è anche ambientata la storia di questo libro. Il protagonista principale è senz’altro Tanino Barcellona un poliziotto siciliano di stanza a Roma che aspetta con trepidazione un trasferimento nella sua adorata terra natia ma che per punizione, (ingiusta, solo perché inviso ai suoi superiori), viene invece spedito a Bolzano per giunta in un periodo dell’anno in cui il freddo inizia a pungere ed al quale lui non è ovviamente abituato. Non gli sarà affatto semplice ambientarsi e farsi valere agli occhi dei suoi capi e dei suoi colleghi. Per di più i bolzanini sono persone piuttosto schive e spigolose che parlano preferibilmente tedesco e che spesso hanno comportamenti eccentrici come il coprotagonista del romanzo una sorta di serpico nostrano di nome Karl Rottensteiner. Verranno affiancati e saranno chiamati a fermare un killer spietato che soffoca le sue vittime mosso da un forte sentimento d’odio. Il libro inizia senza grosse palpitazioni più simile ad una commedia che ad un giallo. Ma ci mette veramente poco a diventare una calamita per il lettore con sorprese e colpi di scena ben calibrati conditi dalla giusta ironia che rendono il romanzo coinvolgente e divertente. L’aspetto thriller è ben rappresentato dalle gesta del killer che uccide le sue vittime seguendo un disegno preciso. Soffocandole con una fascetta di plastica. Il noir invece è rappresentato dall’ambiente in cui si muovono i protagonisti una Bolzano fredda e spesso poco ospitale e dai personaggi che si alternano intorno ai nostri detective: figure ostili che odiano gli italiani e con un passato oscuro nel quale più di uno si è reso protagonista di operazioni terroristiche. Poi c’è Rottesteiner il veterano della mobile di Bolzano personaggio fuori dagli schemi ex agente infiltrato che si porta appresso antichi fantasmi e tanti scheletri nell’armadio che gli rendono la vita un inferno. Un libro che parte in sordina ma che cresce pagina dopo pagina diventando bellissimo con un gran finale degna conclusione di un ottimo romanzo. Spero di sentire di nuovo parlare dell’improbabile ma efficacissimo duo investigativo Barcellona/Rottensteiner nel frattempo faccio grandi complimenti agli autori. Una curiosità: il titolo del romanzo, Tutta quella brava gente ed anche una parte del romanzo, è ispirato da una citazione contenuta in una canzone di Nick Cave & the Bad Seeds, Jubilee Street.

Dettagli

  • Genere: Thriller
  • Copertina flessibile: 378 pagine
  • Editore: Rizzoli (24 settembre 2019)
  • Collana: Nero Rizzoli
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8817139890
  • ISBN-13: 978-8817139892
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