“Tra oggi e domani” è il secondo e conclusivo libro della vita di tre famiglie, la prima parte è stata raccontata nel libro “Quando il mondo era giovane”. La storia si sviluppa in tre città, due in Germania: Colonia e Amburgo e San Remo in Italia. Nelle prime pagine troviamo l’indice dei personaggi e l’albero genealogico delle tre famiglie: Canna a San Remo, Aldenhoven a Colonia e Borgfeldt ad Amburgo, che rende comprensibile anche a chi non avesse letto il primo libro gli intrecci. L’autrice, Carmen Korn ha la capacità di raccontare le storie personali, inserendole nella Storia, in questo libro i componenti giovani delle tre famiglie cercano il loro posto nel mondo, c’è molto fermento, ci sono i problemi, i drammi, c’è una scrittura, ottimamente tradotta da Manuela Francescon, che ci permette di immaginare li protagonisti e i luoghi. A volte sembra di leggere un articolo di giornale, la scrittura sobria, misurata, altre volte la vita trabocca, i personaggi vengono descritti con le loro imperfezioni, ma è proprio questa caratteristica che li rende credibili. C’è il racconto degli anni ’60 del secolo scorso dove le promesse erano quelle di benessere diffuso, con possibilità infinite, tanta voglia di vivere e dimenticare gli orrori della II guerra mondiale. Il racconto è reso vivace dai salti fra le tre città e le famiglie, che vengono indicati nelle pagine anche con la data, per facilitare chi legge. I giovani amano la vita, si proiettano nel futuro, nel mondo che sembra offrire tutte le possibilità a chi le sa cogliere. Gli anziani rimangono aggrappati alle loro abitudini e chi più chi meno fa il bilancio della propria vita.
È un bel viaggio nel tempo, negli anni che vanno dal 1960 al 1969, trovano posto momenti storici importanti, vissuti e commentati dai protagonisti: la costruzione del Muro di Berlino, l’assassinio di J.F. Kennedy, il movimento studentesco e lo sbarco sulla Luna nel 1969. Ma anche la musica, il cinema, la letteratura e l’arte, non vengono trascurati.
Non citerò singoli personaggi, perché sono veramente tanti e rischierei di confondere chi legge. L’unica eccezione è quella per Pips, bravo pianista e amico di famiglia, in questo libro ha un ruolo più importante, lui non ha dimenticato gli abusi subiti durante la Seconda guerra mondiale, nonostante la voglia di vivere e dimenticare, la guerra continua a proiettare le sue lunghe ombre.
Per chi ha voglia di leggere un libro ben costruito, conoscere tre famiglie e lasciarsi trasportare nei magnifici anni Sessanta.