Trama
«Abbiate cura di impazzire per un abbraccio». Un libro intenso, pieno di luce, del piú antico fra i poeti contemporanei italiani. Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c’è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall’amore. Non soltanto l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l’incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere nello stesso tempo il corpo di un altro e il nostro». «Uno dei poeti piú importanti di questo Paese» (Roberto Saviano). «Gli basta una manciata di sillabe, connesse da un gioco sapiente di rime ed assonanze, e un intero destino si staglia nettamente sul bianco della pagina. Come accadeva in certi indimenticabili epigrammi composti in vecchiaia da Giorgio Caproni» (Emanuele Trevi). «Poesia delicata, volatile, breve, ma esatta e lavorata giorno dopo giorno» (Valerio Magrelli). «Leggere Arminio è un’esperienza indimenticabile» (Marco Belpoliti). «Arminio è uno scrittore raro: scrive con tutto il corpo e si accorge di tutto quello che succede ai corpi altrui, di dentro e di fuori» (Domenico Scarpa).
Recensione a cura di Manuela Baldi
Recensire un libro di poesie non era fra le opzioni cui avessi mai pensato, eppure ci provo. Non ho competenze specifiche, non sono una lettrice assidua di poesie, a volte mi sembra che mi sfugga il loro significato profondo, mi sento inadeguata. Franco Arminio lo avevo sentito parlare un paio di volte alla radio, in veste di paesologo; le sue parole mi avevano fornito spunti di riflessione interessanti, per questo ho voluto leggere il suo libro, “Studi sull’amore”, curiosa e aperta a qualsiasi risultato. Ho letto tutte le poesie, non di getto come faccio di solito con gli altri libri, ma spulciando qui e lì, saltando pagine, tornando indietro, rileggendo quelle che mi avevano colpito di più, inframmezzandole ad altre letture. È stata una lettura rigenerante, oltre alle poesie ci sono alcuni testi, racconti sulle storie di personaggi conosciuti, sui loro amori.
Sei sono i capitoli contraddistinti da un titolo cui si aggiunge il Congedo. L’amore vi è declinato in tutte le sue sfumature. Mi ha molto colpita il testo intitolato “La lezione di Etty” che parte dalla riflessione sulla seguente frase: “Chi ha perduto la speranza di esser felice, non può pensare alla felicità degli altri e non può neppure interessarsi dell’altrui infelicità.” Scrive Arminio: …”Leggendo questo pensiero di Etty Hillesum pensavo che il paese non è terribile come il campo di concentramento in cui è morta, ma forse bisognerebbe vivere il paese con la stessa carica amorosa con cui lei ha affrontato il lager. “… (Etty Hillesum, scrittrice olandese ebrea uccisa a Auschwitz).
Alcune delle poesie di Franco Arminio mi hanno scossa, altre mi hanno commossa, in altre ancora ho trovato parole che esprimevano un dolore conosciuto. Non è una lettura facile ma trovo che sia un pregio. Ne condivido qualcuna:
– In una storia d’amore conta chi ama, non chi è amato. In una storia d’amore almeno uno dei due deve essere un illuso, un incantato. –
– Vorrei che tu mi dessi il corpo che avevo il giorno in cui ti abbracciai la prima volta. Vorrei ritrovare per un attimo quello che fui quel giorno tra le tue braccia e quello che fosti tu senza che io ne me accorgessi. –
– Eravamo sul punto di aprire un granello di sabbia per starci dentro in due. –
– L’amore per te mi ha raggiunto ed ora è qui dentro di me, come una larga via. L’amore piú che sentimento, è geografia. –
– Cerco una donna che sappia dare quello che non ha e che si faccia dare quello che non ho. –
– Per essere poeti è necessario non saperlo. Per essere amati è necessario non volerlo. –
– Sono nato dal tuo viso. Neppure lo sai che giorno era, che sorriso. –
Consiglio la lettura a tutte e tutti, semplicemente perché fa bene, non c’è una trama da seguire, personaggi da conoscere, ci sono storie, frammenti, sentimenti, paura, amore, sesso, vita, morte, tristezza, felicità. Uno spaccato di vita.
Dettagli
- Genere: Poesia
- Copertina flessibile: 184 pagine
- Editore: Einaudi (25 gennaio 2022)
- Collana: Stile Libero BIG
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8806250906
- ISBN-13: 978-8806250904