#stodadio
Cercate le risposte difficili, che quelle facili sanno darle tutti. Non è necessario che veniate a trovarmi al cimitero. Non sto là. Sto altrove, e devo dire che sto benone. Sto da Dio. Il maresciallo Luccarelli si è finalmente preso un paio di giorni di ferie. Si rilasserà partecipando ad Artolè, una festa sull’Appennino bolognese: arte, buon cibo, musica nel paesino di Tolè. Ma i criminali non vanno in ferie, e il mattino dopo il carabiniere si ritroverà di fronte a un cadavere trafitto da un pugnale. Unico indizio: un elenco di numeri di telefono sul comodino della vittima. Se solo le opere d’arte che riempiono le strade di Tolè potessero raccontare quello che hanno visto…
L’enigma di Artolè

Recensione a cura di Dario Brunetti

#stodadio. L’enigma di Artolè è il nuovo romanzo uscito per la collana I gialli Damster, del giornalista e scrittore Carmine Caputo, nativo di Statte in provincia Taranto, ma ormai stabilizzatosi a Bologna dove vive e lavora.

Ambientato a Tolè, frazione di Vergato in provincia di Bologna, si respira nel piccolo borgo un clima di festa con tanto cibo e buona musica, quale migliore occasione per il maresciallo dei carabinieri Antonio Luccarelli per rilassarsi, godendosi qualche giorno di ferie meritate.

Ma si sa che il delitto è sempre dietro l’angolo e non dà mai tregua, soprattutto per chi vuol trovare un po’ di serenità e pace.

E’ stato trovato il corpo senza vita della signora Luciana Ferrari disteso sul suo letto, con un coltello da cucina nel fianco.

Ricostruendo gli eventi precedenti, la signora Ferrari aveva partecipato alla festa di Artolè come tutti gli abitanti del piccolo borgo e aveva fatto ritorno a casa.

Apparentemente tutto normale, ma non proprio perché nel corso della giornata parecchie persone hanno avuto a che fare con la vittima.

Giallo atipico e di straordinaria fattura, elaborato in maniera insolita ne diventa quasi un romanzo corale perché nella narrazione vengono coinvolti tutti i personaggi della storia.

Se dovessi trovare dei protagonisti li cercherei ovviamente nel piccolo paese di Tolè, frazione di Vergato località dell’Appennino bolognese dov’è contestualizzata l’intera vicenda e nella figura del maresciallo Luccarelli alla ricerca dell’omicida della povera donna.

#stodadio. L’enigma di Artolè è un testo capace di contenere tante mini storie; Caputo riesce a mettere in evidenza le sue abili doti di narratore grazie ad una scrittura leggera e piuttosto scorrevole capace di coinvolgere e prendere per mano il lettore quasi come se lo volesse invitare ad un banchetto, proprio come nelle sagre dove si partecipa gustando le mille prelibatezze e specialità dei posti in un clima festoso pieno di allegria e spensieratezza, in questo caso ci troviamo di fronte un mistero che nessuno si aspetta, forse neanche la stessa vittima.

Romanzo acuto e intelligente, un giallo dal cliché diverso e secondo me è proprio questa la vera e sorprendente novità che l’autore ci regala.

Buona lettura!

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