L’autore genovese Marco Di Tillo si ripresenta ai lettori con un nuovo romanzo giallo dal titolo Sotto le stelle di Genova che vede ancora una volta protagonista il commissario capo della polizia locale Mario Canepa.
Sarà affiancato dal suo amico Gianni Galletti, un affermato scrittore di gialli ed ex Dirigente della squadra Omicidi a condurre un’indagine alquanto delicata.
Si tratta dell’uccisione di una cara amica, Maria Giansanti, moglie di Giulio, comandante del battello che unisce le città di Recco, Camogli e San Fruttuoso.
Diventa davvero un’impresa portare avanti un caso che vede protagonista una persona con la quale si sono condivise serate in allegria.
Mari era, una persona perbene, una donna leale e onesta a cui tutti volevano bene.
Lavorava da segretaria presso un commercialista ed era catechista presso la parrocchia presieduta da don Leandro, e infine nella sua vita c’era Giulio, il suo compagno del quale era perdutamente innamorata.
Maria era una donna esemplare, felice, con Giulio rappresentavano una coppia perfetta, e allora vien da chiedersi chi può volere la sua morte?
Nella costruzione di un giallo diventano fondamentali proprio questi elementi che fanno pensare a tutto fuorché a qualcosa di così inquietante come l’omicidio di una donna come Maria al di sopra di ogni sospetto, eppure a volte nella vita pagano un prezzo troppo alto persone che conducevano una vita alquanto serena di sole luci e poche ombre.
Canepa e Galletti amici di una coppia che conoscevano sin troppo bene da poter pensare a qualcosa di tragico come la morte, che è avvenuta così all’improvviso lasciando un vuoto incolmabile.
Un lutto così difficile da accettare e metabolizzare per lo stesso Giulio, che si deve sottoporre, come se non bastasse, pure all’interrogatorio di rito degli inquirenti.
Intanto nella chiesa di don Leandro avvengono degli inspiegabili furti già da molto tempo, un episodio del genere può essere collegato alla morte della povera donna? Quando un altro delitto avrà luogo, i protagonisti saranno chiamati a indagare sulla vita della seconda vittima, che nasconde più di un segreto forse inconfessabile, ma si sa che solo il tempo decide il destino degli uomini.
Recco e Camogli piccole città della Liguria saranno ambientazioni suggestive per un giallo di buona fattura scritto con maestria da Marco Di Tillo, che caratterizza al meglio i personaggi di una storia dai risvolti drammatici.
Una storia incredibilmente nera soprattutto nel finale dove il lettore si troverà una tematica così all’ordine del giorno, orrida e destabilizzante come non mai, che ancora oggi riempie le pagine della cronaca.
Non intendo svelare nulla e lasciare il tutto all’immaginazione del lettore, anche se a volte la realtà è cosi crudele che supera la stessa immaginazione.
Di Tillo è riuscito ad amalgamare bene la trama nel suo sviluppo ed elaborazione, a tratteggiarne bene i contorni di una storia che sfocia inevitabilmente nel dramma in maniera così penetrante, lasciando il lettore nello stupore, proprio come gli occhi di Maria rimasti bloccati in quella espressione del viso un secondo prima di spirare.
Recco, Camogli e San Fruttuoso sono incastonate nella costa vicino Genova e rappresentano le tre vere stelle a illuminare quelle zone d’ombra in cui si cela il mistero.
Il giallo è ancora una volta servito magari con quel retrogusto fin troppo amaro e allora occorre che il palato del lettore si abitui!