https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/81FwT07c1pL.jpg
Trama
Un giorno, davanti alla televisione, per la prima volta Simona riconosce negli occhi del figlio la paura. E non è la paura catartica delle fiabe, è quella suscitata dalla violenza del mondo. La frase usata fino ad allora per proteggerlo – «sono cose da grandi» – non funziona più. Così decide di rivolgersi a lui, con semplicità, per dirgli ciò che sulla paura ha imparato. Ma anche per raccontargli la dolcezza di una vita quotidiana a due, tra barattoli pieni di insetti e scatole magiche dove custodire i propri desideri. Scrivendogli scopre la propria fragilità, e in questa fragilità, paradossalmente, una forza.
Recensione a cura di Najaa Animamia
Non ricordo esattamente come sono arrivata alle parole scritte di Simona, ma ricordo che dopo esser stata rapita dal primo libro, ho sentito la necessità di leggere subito anche tutti gli altri, e ognuno di essi è stato in grado di emozionarmi e mi ha lasciato qualcosa di valoroso. Quando è uscito ‘Sono cose da grandi’ ero un po’ scettica, lo ammetto, non per la scrittura che adoro, ma per il contenuto.
Non essendo madre, pensavo che una sorta di lettera dedicata a un bambino non sarebbe stata in grado di risuonarmi granché. Invece ho letto il testo in meno di un’ora, la sera prima di incontrare l’autrice, e più volte mi sono commossa.
Non so come, ma le paure che Simona affronta cercando di proteggere dalla violenza, Diego, il figlio di soli quattro anni, sono anche le mie e, di certo, anche quelle di tante altre persone.
La narrazione semplice e intima ti accoglie, sin dalle prime righe, nella loro vita a due.
Mentre leggevo era come se stessi lì, insieme a loro, e che provassi le stesse emozioni dell’autrice. E questo perché mentre Simona apre la porta di casa sua e anche della sua anima, allo stesso tempo, magicamente ti porta a guardarti dentro. A riflettere, a sentire, a tremare.
‘Il dolore va affrontato, e accolto. Se lo nascondi, o lo ignori, arriverà il giorno in cui ti si rivolterà contro’.
Simona vuole occultare, dalla vita del figlio, la violenza del mondo circostante come per farla scomparire ma allo stesso tempo sente doveroso introdurla, con delicatezza e storie di fantasia, per guidarlo verso la sua crescita, e nel farlo, si ritrova a crescere e ad affrontare i mostri, insieme a lui.
‘So che ho la responsabilità di plasmare l’uomo che sarai. Perché il tuo rapporto con le donne dipenderà anche dal nostro’.
Anche l’educazione alla gentilezza che rivolge a suo figlio non lascia indifferenti, soprattutto chi, come me, ha avuto un contatto diretto con la violenza maschile, e questo dà speranza e le fa onore.
Simona è un misto di forza, dolcezza e spiritualità, voglio dirlo, e tutto ciò la rende indubbiamente una scrittrice speciale.
Le sono grata per aver condiviso questa parte della sua vita e lieta di aver incrociato i suoi occhi umidi mentre si raccontava.
Dettagli
- Copertina flessibile: 98 pagine
- Editore: Einaudi (24 gennaio 2017)
- Collana: Einaudi. Stile libero big
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8806233971
- ISBN-13: 978-8806233976
Una risposta
Bel libro!