Solo per scelta
Lettere anonime inviate alla stampa locale scuotono la tranquillità di un piccolo paese nell’entroterra romagnolo. Nelle lettere si accusa una donna – una straniera – di aver causato la morte prima del marito e poi di un altro uomo, un pensionato un po’ scorbutico con la passione per la moto, che si era trasferito in paese da pochi anni. Toccherà al vice commissario Mori scoprire se le lettere dicono la verità. Lo aiuterà nell’indagine il ritrovamento del diario del pensionato.
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Recensione di Alessandro Noseda

“Solo per scelta” non e’ un noir,  un giallo, un poliziesco, neppure un legal-thriller: e’ un romanzo d’amore. L’indagine e’ solo il pretesto, il filo conduttore, che Bianchi sapientemente usa per esternare i propri sentimenti, i piu’ reconditi, intimi, segreti: l’amore per la moglie, la paura della morte, la passione per la musica, i viaggi, la Guzzi. Non leggete  pensando al procedere dell’inchiesta, alla vittima, al movente. Lasciatevi, invece, catturare dalla narrazione, dalla descrizione dei sentimenti e delle emozioni del protagonista e dal suo desiderio di espiazione. Sono il passato che non torna,   gli errori commessi e irrimediabili, i rimpianti ed i rimorsi il vero tema su cui sarete ad indagare e a trarre il vostro amaro e concreto verdetto. Buona lettura!

Dettagli digitale :

  • Dimensioni file: 1519 KB
  • Lunghezza stampa: 156
  • Editore: 0111 Edizioni (14 marzo 2012)
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B00BM27MTW
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Una risposta

  1. Ho appena terminato “Solo per scelta”, letto in pochissimo tempo quando era da più di un mese che riuscivo a mettere in fila solo poche pagine a sera. Il motivo è stata l’immediata empatia con il personaggio intorno a cui ruota il racconto. In realtà mentre leggevo le parole del diario con cui il “professore” annota le sue personalissime sensazioni, mi sembrava quasi di averle scritte io stesso, e non solo perchè anche a me piace viaggiare in moto, altra importante protagonista del libro. Chi pensasse di intraprendere la lettura di questo libro non deve comunque pensare ad un mero passatempo. Inseguire le proprie passioni presenterà alla fine un prezzo da pagare. E quando la ricerca della solitudine sembra la soluzione per chiudere i fantasmi in un armadio, tutto riappare anche se ci si trova ai margini di un piccolissimo paese di montagna circondato da un bosco di castagni. Inevitabilmente il professore si dovrà relazionare con gli abitanti del paese che faranno saltare i propositi di solitudine, non solo in senso negativo. Completano la storia un pizzico di giallo e i facili pregiudizi di un intero paese, che però non riescono a convincere il poliziotto di turno che caparbiamente e con un po’ di fortuna riesce ad arrivare alla verità. Ma la sua vera fortuna sarà quella di scoprire poco alla volta, così come il lettore, le vicissitudini dei personaggi e, non ultimo, la ricostruzione degli eventi che hanno condotto il professore, verso il suo destino, allo stesso modo in cui la moto, non solo mezzo di trasporto, ma compagna di viaggio, lo portava verso luoghi inattesi durante i lunghissimi giri in Europa.
    L’amore che si trova nel libro, come dice Alessandro nella recensione, deve essere inteso nel senso più ampio possibile del termine.
    Vale la pena sottolineare alcune frasi del diario del professore, da rileggere ogni qualvolta se ne senta il bisogno.
    A voi il prossimo commento.

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