SOLO DIO E’ INNOCENTE
Capita di rado che consigli la lettura di un legal thriller e se accade ci sono ottimi motivi. Cominciate a leggere il romanzo di Michele Navarra, è improbabile che riusciate a smettere». Gianrico Carofiglio L’assassinio di un ragazzo nella terra appartata e misteriosa del Gennargentu, dove il codice barbaricino è ancora una realtà difficile da contrastare, da avvio a un’indagine complessa, piena di azione e di suspense. Legal thriller, genere che in Italia vede in Gianrico Carofiglio un punto di riferimento imprescindibile, e che ha come maestri indiscussi John Grisham e Scott Turow, questo libro ragiona sui meccanismi del processo penale nostrano, molto diverso da quello d’oltreoceano, ma ugualmente appassionante. Nella Sardegna profonda, tra le alture della Barbagia, l’omicidio a sangue freddo di un quindicenne riapre vecchie ferite. La faida implacabile che oppone da sempre due famiglie rivali sembra non risparmiare proprio nessuno. Il principale sospettato del delitto, Mario Serra, ha già alle spalle una lunga storia di crudeltà e di sangue, forse troppo per poter credere che vi sia ancora un briciolo di umanità in lui. Questo è il dubbio che tormenta l’avvocato incaricato della sua difesa, Alessandro Gordiani, che, dal suo studio di Roma, parte per l’isola in vista di un processo che minerà le sue convinzioni sulla natura umana e sulla giustizia, che non sempre coincide con il giudizio espresso in tribunale. Costretto a immergersi in una società antiquata e omertosa, Gordiani si sposterà tra Roma e la Sardegna per prepararsi, anche emotivamente, a un complicato processo penale. Con una prosa intrigante e scorrevole, Solo Dio è innocente è ambientato tra la Roma degli studi legali e la Sardegna primitiva: un romanzo forte e avvincente, con una storia scandita da dinamiche familiari complesse, in cui le colpe dei padri, coinvolti in faide inestinguibili, inevitabilmente ricadono sui figli.
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RECENSIONE a cura di Todaro Edoardo

Decisamente interessante questo noir scritto da Michele Navarra. Grazie alle sue pagine ci addentriamo nel mondo di una Sardegna particolare che non è quella meta di turismo, di spiagge invidiabili ecc … ma quella con tratti misteriosi e con una cultura atavica. La Sardegna nella quale vige una legge non scritta, dove il riferimento per intere generazioni è stato, ed è, il codice barbaricino non scritto e tramandato oralmente. Pagine che ci ricordano, con la descrizione di forme di sessualità poco tradizionali,  Gavino Ledda e Padre padrone. Navarra, da avvocato penalista qual è, mette a confronto la giustizia dei tribunali: lenta; e la giustizia barbaricina: feroce ed inesorabile. E’ l’avvocato Gordiani, personaggio inventato da Navarra, che ci mette a confronto con i dubbi, dopo 25 anni di professione,  sulla giustizia e la legge che spesso sono in contraddizione, sul diritto alla difesa, su cosa accomuna accusa e difesa e cos’è la verità assoluta se non qualcosa di diverso da quella processuale. Leggendo queste pagine si è portati a credere di trovarsi di fronte alla classica faida tra famiglie. Faida che nasce, e si sviluppa, per futili motivi …. Invece possiamo scoprire quanto l’attaccamento alle tradizioni possa servire per coprire altro. Comunque se anche i dubbi che tormentano  Gordiani sono del tutto attuali, quello che possiamo dire è che il codice barbaricino di fatto non esiste più. “ Solo dio è innocente “ ha un altro pregio: ci riporta alla memoria luoghi e personaggi che hanno segnato il passato di questo paese: da Pasquale Barra, o animale, al carcere di Badu e’ carros. Alla fine di questi pagine nascono due convinzioni: 1) i dubbi sulla giustizia rimarranno tali; 2) l’avvocato Gordiani/Navarra sicuramente avrà altri incarichi che seguiremo, e leggeremo, con attenzione.

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