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Trama
Jamie e Schlomo non si sono mai realmente incontrati: nessun contatto, nessuna parola detta, solo silenzio. Un silenzio dentro il quale ciascuno ha trovato la sua dimensione, il suo spazio per essere coraggiosamente sé stesso, per dimenticare o almeno ignorare per qualche istante quella voce che insistente lo richiama alla dura realtà. Schlomo suona il violino e le sue note, trasportate dal vento, arrivano ai polmoni di Jamie, che le respira e le trasforma in parole scritte. Ad unirli una corrispondenza di sentimenti, la consapevolezza che da qualche parte, in questo cosmo, l’altro esiste e tanto basta. Al di fuori di questa dimensione il mondo può essere crudele, come crudele è chi vi abita ed è capace di distruggere in un attimo l’innocenza di una bambina. Ma il mondo può anche essere tenero, come il volto di chi, nel momento più difficile, ti tende la mano, ti abbraccia e traccia la strada per un futuro migliore. Non resta che seguirla e, in un continuo cercarsi, provare a domare il caos e a restituire silenzio all’anima.
Recensione a cura di Miriam Salladini
Qual è il valore del silenzio? In che modo è possibile comunicare attraverso di esso? Stefania Meneghella ce lo racconta in questo romanzo poetico per mezzo di una scrittura semplice e scorrevole. Un libro riflessivo tramite cui il lettore conoscerà Jamie e Schlomo entrambi segnati da tristi vicende personali: lei è stata violentata da bambina mentre lui ha perso il padre con il quale aveva un rapporto eccezionale. Oltre il silenzio cosa resterà ai due ragazzi? Esisterà un’ancora di salvezza, un rifugio per loro? Jamie affiderà questo compito alla scrittura, Schlomo alla musica. Sarà proprio il binomio scrittura/musica a dare voce alle emozioni e sensazioni dei protagonisti. Sì, perché attraverso la scrittura di un diario Jamie riuscirà a trovare il modo di esprimere ciò che da sempre è celato dentro di sé mentre Schlomo affiderà questo compito al suo violino, il quale con le sue note riuscirà a sciogliere il gelo che da sempre alberga nel suo cuore.
La storia di Jamie e Schlomo è anche una storia di silenzio. L’autrice ci induce a riflettere su di esso, mezzo indispensabile non solo per conoscere il mondo che ci circonda ma anche se stessi. Quante volte ci rifugiamo dentro di noi ascoltando solo quello che il nostro cuore vuole dirci?
Un romanzo in cui i protagonisti sono ragazzi comuni, quelli che incontriamo ogni giorno. Una storia che parla di amore, speranza e solitudine.
Scritto, secondo me, per un pubblico giovane, semplice da leggere ma a tratti ho un po’ noioso a causa di alcune ripetizioni.
Dettagli
- Copertina flessibile: 168 pagine
- Editore: Gruppo Albatros Il Filo (5 maggio 2016)
- Collana: Nuove voci. Strade
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8856777177
- ISBN-13: 978-8856777178