Trama
È il suo primo giorno all’università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai. Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante. Come può andare avanti dopo aver saputo? Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l’abisso, Albert capisce che c’è ancora una risposta, c’è uno spiraglio che si apre sul buio..
Voce di Roberto Roganti
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Recensione a cura di Alessandra Rinaldi
Albert, professore vicino alla sessantina, riceve una notizia, terribile quanto inaspettata. Ne sarà sconvolto al punto di sentire il bisogno di ritirarsi a meditare in solitudine. Quale posto migliore per farlo se non la “baita delle fiabe”?
Un luogo in cui si è innamorato di Eirin, sua moglie. Una piccola casa, situata davanti a un lago, raggiungibile solo dopo un’ora di cammino.
In questo paradiso, circondato dalla solitudine, l’uomo riflette sulle decisioni da prendere dopo la sconvolgente scoperta. Come mantenere la dignità? Come comportarsi quando cala la notte e arriva il buio? Cosa fare quando ci si trova con le spalle al muro?
Ritrova il diario di famiglia che, insieme alla moglie e al figlio, aveva iniziato a scrivere quasi per gioco anni prima e decide di continuarlo.
Attraverso la scrittura Albert ripercorre gli anni della sua vita: gli amori, la famiglia, le cose non dette e le crisi superate.
Si interroga sulla morte e sul significato di eternità: quel lago tanto amato si può paragonare all’eterno? La giovinezza può essere paragonata all’infinito?
Un flusso ininterrotto di riflessioni, narrate in prima persona, che rendono questo breve romanzo intenso e affascinante. Un crescendo di interrogativi: cos’è un uomo? E la materia? L’antimateria?
Tante, troppe domande sui misteri dell’universo e sull’assurdità della fine della vita che non troveranno risposta.
Albert deve decidere, ma qual è la scelta migliore quando l’equilibrio si spezza e il filo che ci lega all’esistenza diventa troppo sottile?
E il verdetto arriva, insieme alla speranza perché, quando meno te lo aspetti, ecco una mano che si allunga per afferrare la tua, per stringerla forte e farti capire che la vita va vissuta sempre e in ogni caso, nonostante tutto.
Un libro che ci fa capire che la vita perfetta non esiste, ma che la forza dell’essere umano può avere il sopravvento sulla malattia, forse anche sulla morte.
Un romanzo delicato e sorprendente, riflessivo ma pieno di aspettative, che si legge con una malinconia che, alla fine, si trasforma in fiducia. E non importa se le risposte rimangono impalpabili e non evidenti, conta solo il risultato finale.
Dettagli:
- Genere: Narrativa contemporanea
- Copertina rigida: 132 pagine
- Editore: Longanesi (28 marzo 2019)
- Collana: La Gaja scienza
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8830452785
- ISBN-13: 978-8830452787