Se ne vanno tutti – Manlio Ranieri
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Se ne vanno tutti – Manlio Ranieri

Trama

Questo è un romanzo di periferia. Leo si è trasferito a Roma, in una palazzina popolare che rappresenta un intero mondo in miniatura – dall’Europa all’Asia, passando per l’Africa – quando ha sentito il bisogno pressante di dare una sterzata alla sua vita, cambiare aria e dimenticare un passato doloroso. Il suo presente, invece, è una regione dello stato di Instagram, popolata di piccoli criminali, ex-poliziotti prepotenti, ragazze rumene, bengalesi che aggiustano qualsiasi cosa e da tutti i suoi alter ego, che chiama con nomi improbabili: il più tenace di loro rappresenta il suo lato paranoico e viene battezzato Paranoid Android.

Recensione a cura di Roberto Gassi

Leo, combattuto per la perdita dell’amore della sua vita: Viviana, galleggia tra le sue lacrime quando la mancanza diviene insostenibile. Due anni dalla loro separazione, “Due anni di vorrei tu fossi qui”. Costretto in un limbo, tra il rimorso e “Il Fottuto Orgoglio Maschile”.

Una colonna sonora altalenante tra i Pink Floyd e Radiohead, dove questi ultimi ispirano il nome della maschera del predominante tra gli alter ego di Leo:“Paranoid Android”. Un modo per battezzare negativamente il suo orgoglio nel tentativo di liberarsene una volta per tutte.  Permane comunque la presenza di Viviana non come ectoplasma o demone da scacciare, ma come una vivida speranza, che sembra primavera (anche se siamo in pieno inverno), e promette vita e futuro.

Una periferia Romana, metropolitana e multietnica che Ranieri veste della dimensione di un condominio incorniciando uno spaccato reale e non scontato, in cui facciamo spesso fatica a specchiarci. Una Babilonia che non viene risparmiata dal gratuito odio razziale ma al quale reagisce inaspettatamente come una famiglia, un nucleo compatto pronto a difendersi.

Tra l’innamorato colpevole d’inattività e il dubbio di varcare lo stesso confine di uno stalker, Leo, affonda le mani nella spazzatura dei social network per spiare Viviana e cercare di carpire rapporti non palesi ma celati nei post e nelle foto pubblicati. Un universo che disprezza ma utilizza, una contraddizione che sin dall’inizio del romanzo il protagonista non nasconde quando si compiace di avere più di tremila followers su Instagram e che i molteplici apprezzamenti per le sue foto permettono al suo ego iperelastico di dilatarsi abbastanza da sentirsi pieno e appagato.

 

Una scrittura fluida, ricercata nelle descrizioni, che ti trascina in una storia cruda e intrisa di sentimento alternato a paranoia, che rende il protagonista così umano da rendere difficile il non immedesimarsi e il non affezionarsi alle sue contraddizioni ed elucubrazioni mentali. Una storia che s’insinua sotto pelle lasciandoti difficilmente indifferente. Un viaggio di 178 pagine assolutamente da fare, un sogno eretico (per definirlo alla Caparezza), che non poteva trovare casa editrice con altrettanto nome profetico.

 

Consigli per la degustazione della lettura:

Piatto – Pasta alla Gricia

Vino – Montepulciano

Sigaro – Montecristo

Canzone – Goodbye Malinconia; Il sogno eretico; Caparezza

 

Dettagli 

 

  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Copertina rigida:178 pagine
  • Editore:Eretica (06 febbraio 2020)
  • Collana:Narrativa
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10: 8833441344
  • ISBN-13:978-8833441344
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