Se il freddo fa rumore
Due ragazzine che non si conoscono sparite misteriosamente dalla stessa cittadina di provincia. Un brutale omicidio senza spiegazione. Un groviglio di emozioni, sentimenti e relazioni dove niente è come sembra. L’ombra di intimidazioni e minacce e la paura di non sentirsi mai al sicuro. Un inquietante caso per il vicequestore Luciano Mauri e per la giornalista Lorenza Maj. In una solitudine che penetra nelle ossa. Proprio come il freddo. “Le stesse iniziali. La stessa città, la stessa angoscia. E il freddo. Accompagnare Lorenza e Luciano nella discesa nell’abisso, ascoltare il silenzio che li avvolge gelido, lasciarsi trascinare da una scrittura tagliente e raffinata. Per accorgersi dell’arrivo di una nuova, straordinaria voce nel romanzo nero italiano.” Maurizio De Giovanni (autore della serie del Commissario Ricciardi e de I Bastardi di Pizzofalcone)
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Il freddo gela, indurisce i cuori creando una corazza e solchi profondi e indelebili nei rapporti umani.

Anche l’autrice scrive i capitoli molto brevi, essenziali e incisivi proprio come le lame di ghiaccio, le stesse che incidono e affondano nel racconto ben definito.

Sara Magnoli riesce a gestire abilmente le due storie su due piani temporali. Le protagoniste, Sofia e Najeeba, sono ben diverse tra loro: il bianco e il nero come sulla copertina. Due estrazioni sociali in netto contrasto ma con un destino che le accomuna.

Una storia attuale che coinvolge anche il malessere della provincia e le varie sfaccettature della violenza.

Il freddo può essere percepito ovunque.

 

 

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