Scatole nere
“Scatole nere” ci mette di fronte al nostro bisogno più recondito, quello di essere amati. I sei protagonisti hanno vissuti differenti ma uguale è la destinazione del loro viaggio: l’amore e la sua manifestazione. Sì, perché l’amore che non si dimostra non esiste. Tutti indistintamente necessitiamo di comprensione, affetto, fiducia, incoraggiamento, rispetto, presenza così come di consigli, complimenti, abbracci, attenzioni. E quando tutto questo viene meno il vuoto è colmato con dubbi, attese e speranze. Ma Amanda, il dottor Zaum, Ernest Laroux e Said ci ricordano anche un’altra cosa, che spesso dimentichiamo e cioè che esiste una forma suprema di amore, quello per la vita, che va riconosciuto e afferrato anche quando ha le sembianze di una coda scodinzolante, di un fiore, di un’onda o di un sorriso
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Recensione a cura di Dario Brunetti

Una raccolta di sei racconti concentrati tutti sul significato e l’importanza della parola amore, che prende il titolo Scatole nere.

Sappiamo benissimo che le scatole nere sono presenti a bordo di un aeroplano utile per individuare le cause relative ad un incidente, in questa raccolta la definizione viene usata in chiave metaforica, perché i sei protagonisti, nonostante gli ostacoli che la vita ha messo loro di fronte, si portano dietro un passato burrascoso come una separazione o un trauma inerente ad una violenza sessuale o ancor di più un vissuto in un paese in piena guerra che ha causato morti, pertanto i protagonisti devono crearsi una nuova vera esistenza.

Se questi personaggi sono caduti e la vita li ha messi davanti a una dura prova di sopravvivenza, loro sono stati capaci di rialzarsi e di trovare tutti lo stesso impellente e necessario bisogno, quello di amare e di sentirsi amati.

Ho potuto constatare una grande ricerca delle parole corrette e quindi dei significati importanti per valorizzare al meglio le sei storie, scelta efficace e al tempo stesso incisiva.

Lo stile narrativo si lascia apprezzare notevolmente per la sua eleganza e leggerezza nei momenti significativi.

In questi brevi racconti l’autrice prende per mano il lettore e lo porta in viaggio con sé esplorando quei sentimenti che, sia nel bene che nel male, fanno parte della vita di tutti i giorni.

Quello che con preponderanza affiora in questi brani è la giusta introspezione, riuscendo così a toccare le corde del cuore.

Non ho intenzione di soffermarmi sulle vicende dei personaggi perché vanno assaporate, comprese e accettate così come sono, poiché ognuna di queste ha la grande capacità di emozionare e di lasciare un segno.

Cinzia Cognetti è riuscita proprio in questo: dare voce ai sei protagonisti e far uscire in loro quei sentimenti autentici che al meglio li può contraddistinguere.

Esordio molto convincente di un’autrice raffinata e talentuosa.

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