Questo noir di Giampaolo Simi è stato pubblicato per la prima volta, nel 2007, da “ Einaudi stile libero “ ed oggi, dopo 13 anni, grazie a Sellerio lo possiamo riavere tra noi. Come si intuisce dalle poche frasi della trama, abbiamo a che fare con un 17/18 enne, Daniele Mastronero, detto Cociss. Un capozona che non solo nutre una forte ostilità verso i “diversi “, le scorie della società, ma che va a coca invece che a benzina, visto che, come la semplice regola della domanda/offerta ci insegna, la droga se c’è chi la compra ci sarà sempre qualcuno che la vende. Daniele appena arrestato collabora con le forze dell’ordine che portano avanti le indagini sulla guerra in atto e che ha portato alla morte anche due bambine. Morte per sbaglio, come spesso accade nei conflitti a fuoco. Una guerra dove “ si scannano come bestie “. La decisione di collaborare porta necessariamente ad un programma di protezione per evitare che Cociss possa cadere vittima di quanti si sentono messi a rischio arresto. Un programma di protezione rapido e che vedrà la sua attuazione, tra difficoltà e problemi, in una comunità di recupero. Ma il ruolo principale a difesa del giovane capozona lo svolge una poliziotta che dalla stradale passa a questo incarico particolarmente complesso. Rosa che si pone interrogativi, quasi filosofici, sulla differenza tra pentimento collaborazione. Simi ci fa conoscere anche un mondo spesso misterioso: quello dell’illegalità, dove l’adolescenza è un lusso e si cresce e si fa “ carriera “ rapinando le coppiette che si appartano o con le scommesse sui combattimenti tra cani; dove per acquisire quel coraggio che non si ha, è necessario spararsi…. Con la lettura delle pagine emerge quanto Rosa comincia a capire e cioè che sulla testa di Cociss si gioca una partita più grossa di un semplice programma di protezione: le misure di tutela non funzionano; il capozona non risulta tra gli arresti ufficiali dell’operazione condotta dalle forze dell’ordine. Quando Rosa valuta di far venire fuori quanto sta scoprendo, arriva la proposta di patto, di accordo. Comunque ciò che rivela “ Rosa elettrica “ è il rapporto tra Rosa, appunto, e Cociss, che vuole smettere di fare sbagli, visto che la sua è stata una vita sbagliata . Rapporto che da imposto si sviluppa in una reciproca confidenza tra due nemici. Anche in questo noir Simi si addentra in meccanismi, codificati o meno, che regolano la società di oggi e quindi non possiamo non leggerlo.
Noir
Recensione a cura di Elio Freda Noir atipico questo romanzo di Antonio Mesisca almeno stando alle “regole” classicamente riconosciute al genere. La cosa che più