Recensione a cura di Gianluca Morozzi
Funziona tutto. È la prima cosa che viene da dire al termine della lettura di alcuni romanzi, ed è la prima cosa che viene da dire al termine della lettura di Piani inclinati. Sembra un commento banale, invece è un grande complimento per chi questa storia l’ha scritta e ne ha miscelato con cura gli ingredienti. Per far funzionare bene un romanzo di 448 pagine di ingredienti ne occorrono parecchi: un’indagine oscura e intricata, dei protagonisti ben delineati e in grado di interagire in modo credibile, dei comprimari azzeccati, un giusto ritmo, e magari un’ambientazione azzeccata e affascinante come certi angoli della Sardegna, con i loro paesaggi e le loro storie. Non era facile mettere tutto insieme, ed è questo che rende così riuscito questo romanzo. Aspettiamo nuove avventure del maggiore Linda De Falco, adesso.