Per mia colpa
A volte l’unico modo per voltare pagina è andare via. È quello che si rassegna a fare la vicecommissaria Giulia Riva, decisa a chiudere una storia clandestina con un superiore che le procura soltanto dolore. Ha appena chiesto il trasferimento, che al commissariato di Cagliari si presenta Elisa, nove anni e una richiesta che raggela: ritrovare la mamma scomparsa. Giulia non può tirarsi indietro, anche se Virginia Piras era una moglie e una madre serena, e dunque per sparire così probabilmente è stata uccisa. Ma da chi? E perché? Tutti sembrano essersi dimenticati di lei, compreso l’ispettore Flavio Caruso, il partner e mentore di Giulia, a cui l’indagine è affidata. Caruso però non è più il poliziotto di un tempo, e Giulia capisce che potrebbe aver commesso errori fatali. Così si fa assegnare il caso, nella speranza di risolverlo ed evitare una possibile onta al suo partner. Non immagina che la ricerca la spingerà a interrogarsi anche sui propri errori passati: perché il cuore ha due lati, uno con cui si ama e uno con cui si odia. Piergiorgio Pulixi, vincitore del premio Scerbanenco 2019, debutta nel Giallo Mondadori con un noir sulle maschere a cui ricorriamo per preservare le emozioni che ci fanno sentire vivi – anche quando potrebbero esserci fatali.
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È uscito a fine settembre “Per mia colpa” di Piergiorgio Pulixi, Mondadori ed. nella collana Il Giallo. Pulixi è un autore che seguo e leggo sempre con piacere. I libri precedenti ci hanno abituato a ritmi incalzanti, scenari grandiosi, che si tratti di città metropolitane o della sua Isola, la Sardegna. Personaggi sempre notevoli, storie che coinvolgono e invogliano ad andare avanti. “Per mia colpa” è un giallo psicologico, la protagonista è una poliziotta, Giulia Riva, splendidamente tratteggiata da Piergiorgio Pulixi. …“Lavoravo in Polizia da quasi vent’anni, di cui dodici all’investigativa. Avevo indagato su tanti brutti casi. Sapevo cos’era il “male”. L’avevo visto spesso in azione. Nel tempo avevo maturato una mia teoria. Il cuore ha due lati. Uno giusto, quello con cui si ama. E uno sbagliato, quello con cui si odia.” … La decisione di chiedere il trasferimento e contestualmente di dedicarsi ad un caso di sparizione non ancora archiviato, caratterizzano il racconto. Scritto in prima e terza persona, per definire bene i punti di vista, ho trovato molto convincenti i personaggi e le situazioni descritte. Storia, ambientazione, protagonisti, tutto perfetto, non c’è una parola di troppo, segno di una grandissima cura nella scrittura. Pulixi ci racconta di amore, di profondo disagio esistenziale, di dolore, di amicizia, di quanto sia labile il confine tra il bene e il male. “Per mia colpa” è diverso dai suoi libri precedenti, la scrittura mi pare più simile a quella usata per una raccolta di racconti che ho amato e amo molto “L’ira di Venere” con un ulteriore salto di qualità. Mi affascina la cura con la quale Piergiorgio Pulixi sceglie e usa le parole, la capacità che ha di scrivere di donne, dei loro sentimenti. Lettura consigliata a chi già segue Pulixi, ma anche a chi non lo avesse mai letto perché è un ottimo libro per iniziare a conoscere uno dei più talentuosi autori italiani degli ultimi anni.

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