Se le premesse di Non tornerai mai più erano buone, il secondo capitolo della trilogia, Ora sei mia consacra Kopper come uno di quegli autori cui far riferimento per avere una carica di adrenalina. 330 pagine che letteralmente scottano, un ritmo narrativo indiavolato, un susseguirsi di capitoli brevi ma intensi. La costruzione di questo romanzo mi ha impressionato. Kopper dosa a perfezione tutti gli ingredienti tradizionali del genere e lo fa bene, senza esagerare. Perfetta la tensione emotiva che si instaura nel lettore che, a volte, arriva a sentirsi vittima quasi quanto Anna, la protagonista del romanzo. Non è un viaggio introspettivo nella mente della protagonista quanto un’analisi precisa e diretta delle sue emozioni, delle sue paure e delle sue ansie. Sembra quasi che bisogna essere portati per vivere un determinato tipo di vita e se non lo sei, se vai oltre le tue possibilità, c’è qualcosa che non funziona, un meccanismo per cui ci si sente in primis vittima di se stessi e delle proprie debolezze e, in un secondo momento, in balia del proprio aguzzino, almeno nel caso di Anna.
Ora sei mia è un thriller che consiglio veramente a tutti, una lettura che apre tanti interrogativi sulla natura umana, sul ruolo delle parole e delle azioni che compiamo oltre che su come una relazione andrebbe studiata ancor prima di essere intrapresa, affinché nessuno possa scottarsi. Erik può apparire un folle, ma le sue parole, contestualizzate, lo faranno apparire meno malvagio di quello che sembra.
Correte in libreria e regalatevi un paio di pomeriggi di sana tensione… Di più non credo che questo libro potrà durare!